Stato
Massimo L. Salvadori
L’organizzazione della vita collettiva
Lo Stato è l’organizzazione politico-istituzionale e giuridica di una comunità che esercita il potere sovrano in un determinato territorio [...] nel 1934 Hitler assunse i poteri di capo sia del governo sia dello Stato. A differenza dello Stato fascista quello nazista non creò un settore significativo di proprietà pubblica, ma piegò l’economia capitalistica agli scopi del regime.
Data l’enorme ...
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Geopolitica
Carlo Jean
Sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni di geopolitica e classificazione delle teorie geopolitiche. a) Considerazioni generali. b) Geopolitica e determinismo ambientale. c) [...] si ispirava alla tradizione del nazionalismo tedesco, e quindi era del tutto opposta a quello che fu il programma nazista, che prevedeva - sulla base di una concezione razzista sconosciuta, fino ad allora, alla geopolitica tedesca - un'espansione ...
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Giurista e uomo politico tedesco (Magonza 1901 - Stoccarda 1982). Segretario di Stato degli Esteri (1951-58) e presidente della commissione CEE (1958-67), da lui prese nome (dottrina H.) la posizione assunta [...] che l'avessero riconosciuta, fatta eccezione per l'URSS; assunzione di tutte le riparazioni di guerra dovute dalla Germania nazista, ecc.). Fu poi presidente della Commissione della CEE (1958-67), presidente del Movimento europeo (1968-74) e deputato ...
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Vedi Ungheria dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Ungheria è una repubblica parlamentare dell’Europa orientale, nata nel 1918 dalle ceneri della monarchia duale austroungarica. Gli attuali [...] , l’Ungheria partecipò alla Seconda guerra mondiale come attore secondario. Impegnata inizialmente al fianco della Germania nazista nella speranza di recuperare i territori persi nel 1920, l’Ungheria venne successivamente occupata dai tedeschi e ...
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Partito radicale francese (Parti radical, PR)
Partito radicale francese
(Parti radical, PR) Partito politico francese fondato nel 1901. Già nel 19° sec., attorno a figure quali A. Ledru-Rollin e L. [...] venne meno. Il governo Daladier (1938-40) fu quindi tra gli artefici di quella politica dell’appeasement con la Germania nazista che portò al Patto di Monaco e finì per incoraggiare l’aggressività di Hitler. Dopo l’occupazione tedesca, il PR si ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] l'unico vero ‛corpo' politico e giuridico era costituito dalla nazione tedesca e dal suo capo (Volk e Führer). L'organizzazione nazista del lavoro iniziò nel 1933 con una lega politica tra preesistenti associazioni di lavoratori e di datori di lavoro ...
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I Rom, spesso impropriamente definiti con gli eteronimi ‘zingari’ e ‘nomadi’, sono altrettanto spesso indebitamente associati alla Romania. Infatti si stima che solo il 30% di essi conduca una vita nomade, [...] alle logiche nazionalistiche, si è andato progressivamente riducendo fino a giungere al tentativo di sterminio perpetuato dalla Germania nazista.
Tra i Rom non si è mai sviluppato un senso di comune appartenenza nazionale, nonostante nel 1971 si ...
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Polizia
Frank E. C. Gregory
di Frank E. C. Gregory
Polizia
Problemi storici e metodologici
La polizia di ogni paese costituisce una manifestazione visibile della risposta che nel corso dei secoli [...] compiti finalizzati al mantenimento del dominio di una élite, di un partito o di un leader politico - come la Gestapo della Germania nazista, il KGB dell'Unione Sovietica e il 'Ton Ton Macoutes' di Haiti. Altri analizzano il modo in cui i sistemi di ...
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Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione [...] 'esaltazione dello Stato. In Germania, invece, si legò al concetto di razza e alimentò, in questa veste, l'ideologia nazista. Con la Seconda guerra mondiale questi tipi di n. caddero in discredito. La versione del n. fondata sull'autodeterminazione ...
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FRIEDRICH, Carl Joachim
Gianfranco Pasquino
Studioso di politica d'origine tedesca, nato a Lipsia il 5 giugno 1901, morto a Lexington (Massachusetts) il 22 settembre 1984. Conseguì il dottorato a Heidelberg [...] con Z. Brzezinski (Totalitarian dictatorship and autocracy, 1956), propone e sostiene l'utilizzazione, la validità permanente e l'applicazione della categoria di totalitarismo sia alla Germania nazista che all'Unione Sovietica poststaliniana. ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.