Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] variare (e, di conseguenza, essere classificati) in virtù del numero dei loro argomenti. Si hanno allora verbi:
(a) zerovalenti , L’Adulatore)
(8) Fulvio Gelomia cadde di sella, primo cultor de la natia favella (Alessandro Tassoni, La secchia rapita ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] una lingua di una parola, o di una sequenza di parole grafiche, che prima non veniva percepita come un’unità: it. fin che → finché, poi * la Lettere), aereo da caccia → caccia (masch. invariabile ma numerabile, il / i due caccia).
(c) I casi in cui ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] ).
Altri processi, minori in quanto riguardano un numero limitato di parole o ambiti d’uso ristretti, per lucchetto). La conoscenza matura di una lingua determina il primato del lessico corrente su quello potenziale.
La formazione di parole ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] padre Antonio (De Luca 2004: 77-78).
I primi rimari a stampa (prima metà del XVI sec.) elencano i rimanti utilizzati dai Rosasco le raggruppa per la categoria grammaticale; Antolini per numero di sillabe.
La produzione di rimari tra la fine del ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] del predicato verbale, è l’elemento retto.
Sul numero e sulle peculiarità dei verbi modali non c’è dove s’eran già fatte le ripartizioni, c’erano dei bambini delle prime inferiori che non volevano entrare in classe e s’impuntavano come somarelli ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] necessariamente ne ha una competenza attiva.
Datano dai primi anni Sessanta le proposte di descrizione del repertorio serie di registri e livelli intermedi e di un ampio numero di sottocodici, da quello burocratico a quello tecnico-scientifico, e ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] , precedente quella fenicia, utilizzava il sistema ideografico dei geroglifici –, i f. furono i primi ad adottare un sistema di scrittura alfabetico, composto da un numero limitato di segni, ognuno dei quali serviva a designare un suono. Fu tramite i ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] informazioni di carattere generale (quali tempo, modo, aspetto, numero, genere: guard+o prima persona, presente indicativo; guarda+v+o prima persona, imperfetto indicativo; guard+e+rò prima persona, futuro indicativo) e segnalano il ruolo della ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] e dai linguisti per commentare esempi, è costituita da una prima riga in cui sotto ciascuna parola dell’enunciato è messa, rispettando inglese e testi spontanei si è notato come il numero di perifrasi progressive sia più elevato nelle traduzioni dall ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] albiano ← Albiano, brésimi ← Brésimo, e inoltre si incontra «un numero non irrilevante di casi in cui a un toponimo in -ia, propri, «Le lingue del mondo» 47, pp. 13-18.
Levi, Primo (1985), L’altrui mestiere, Torino, Einaudi.
Migliorini, Bruno (1927), ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...