Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] minuscola basata sulla semionciale, che, anche per lo scarso numero di abbreviazioni, ha i pregi della semplicità e della chiarezza sfociò, fra gli ultimi anni del 14° sec. e i primi anni del 15°, nella formazione di una nuova minuscola di ...
Leggi Tutto
Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] di elezione di Elia Levita (15°-16° sec.), autore delle prime opere in y. a carattere secolare. Alla fine del Seicento si canto del popolo ebraico massacrato, 1995), A. Sutzkever e numerosi altri che hanno prodotto, in condizioni estreme, opere di ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e cristiana nasce solo verso la metà del 2° sec., con le prime versioni l. della Bibbia (la Latina vetus, all’interno della quale ...
Leggi Tutto
Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] nella linea retta il computo tra ascendente e discendente viene eseguito calcolando il numero delle generazioni che li separa (per es., tra padre e figlio la p. è di primo grado, fra nonno e nipote ex filio, di secondo grado); nella linea collaterale ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] dal fatto che sia suscettibile di essere applicata un numero indefinito di volte, in tutti i casi rientranti l. canonica è efficace nel tempo e nello spazio. Quanto al primo aspetto, per essa vale il principio generale della irretroattività, salvo le ...
Leggi Tutto
Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] in tutta la Romania occidentale tra la tarda età romana e il primo Medioevo l’s tra vocali nel corpo della parola, sempre di pari l’esito popolare della stessa voce sia cosa ‹kòsa›). Il numero delle voci con s sonora è accresciuto dai germanismi (es., ...
Leggi Tutto
Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] Dopo una traduzione in giapponese (1929), il Cours fu tradotto in numerose altre lingue, spesso (dopo il 1967) col commento all'ed. italiana manoscritti di S. che ne furono fonte per i primi editori. Grazie a questo lavoro filologico si è proseguito ...
Leggi Tutto
Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] una ripetizione polimorfica di triplette CGG nella sequenza non tradotta del primo esone. Nella popolazione normale questa ripetizione CGG varia da 6 a circa 50 unità, con un numero medio di 30 unità, mentre negli individui affetti queste ripetizioni ...
Leggi Tutto
Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] lo zagial, in arabo-andaluso volgare, che presenta un numero variabile di stanze uguali e regolari precedute da una stanza trobar ric, cioè di un doppio artificio stilistico, che nel primo caso mira a un raffinato ermetismo e nel secondo a una ...
Leggi Tutto
secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] ulteriore quinquennio, rispettivamente coincidenti con la secondaria di primo e secondo grado. Il primo segmento è stato interessato da una riforma che ha portato alla riduzione del numero delle ore di lezione, lasciando pressoché intatto il quadro ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...