Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] determinare la scelta dell’ausiliare (➔ ausiliari, verbi):
(58) T’avevo invitato tante volte; non sei mai voluto venire ( negli esempi precedenti, introduce un significato modale, di obbligo o di possibilità (➔ modalità). Lo stesso vale per i casi ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] spiega la presenza di specificazioni modali (29 a. e 29 d.) o di contesti di polarità negativa (29 b. e 29 c.), senza volgarizzamento di Bono Giamboni, con note di F. Tassi, Firenze, T, Baracchi.
L’Ottimo commento della Divina Commedia (1827-1829), ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] , in qualche caso, diedero luogo a insediamenti più o meno stabili di musulmani in territorio italiano: Brindisi fu archeologia, p. 92), la shawerma (< ar. šāwarmā, dal 1994, in Siria, T.C.I., p. 146), la tabbouleh, per lo più al maschile (< ar. ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] Salat [za-]; per la pronuncia dei nessi sp- e st- come [ʃp] e [ʃt], per es. Spion [ʃpjoːn], Stafette [ʃtaˈfɛtə]; e per la pronuncia del nesso è molto più raro in inglese che non in francese o in tedesco, forse perché queste due lingue hanno più ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] nella quale entrò non sappiamo se per bontà d'animo, o superficialità, o ambizione.
Enrico Aristippo, su cui molto si è scritto, pp. 367-97; Ch. H. Haskins, Studies, cit.; M. T. Mandalari, E. A. arcidiacono di Catania nella vita culturale e politica ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] scienza dello spirito (pp. 1-19); Lingua come arte o energia fonetica (pp. 340-342); La legge fonetica ( neolatina, II (1942), pp. 131-136. Commemorazioni: di E. P. Vicini e T. Sorbelli, in Studi e documenti d. Deputaz. di storia patria per l'Emilia ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] da un pronome clitico (➔ pronomi di ripresa), sia spostati (o meglio, isolati) alla fine della frase (a destra del verbo dislocations in Italian conversation, in Syntax and semantics, edited by T. Givón, New York - San Francisco - London, Academic ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] nel ted. Analyse, ecc., siano questi scritti con ‹i› o con ‹y›, con ‹s› o con ‹z›. Invece, l’it. [aˈnalizi] è molto italiano e in altre lingue vengono scritti con ‹f› (filosofia) e ‹t› (teoria) in francese, inglese e tedesco hanno conservato ‹ph› e ‹ ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , non certo esclusivo di Roma e del Lazio, ma qui particolarmente esteso (D’Achille & Stefinlongo 2008), della lenizione delle sorde /p/, /t/ e /k/, che tra due vocali (o tra vocale e /r/) suonano quasi come [b], [d] e [g] (ca[b]elli, anda[d ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] tra i diversi esiti, francesi e italiani, delle basi etimologiche latine o germaniche: per es., dato che i nessi lat. ca, ga meridionale al tempo di Federico II, in Id., “Scripta mane(n)t”. Studi sulla grafia dell’italiano, Galatina, Congedo, pp. 7- ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...