La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] volte sedimentate nell’uso, come la censura della sequenza ma però o di e o ma all’inizio di frase (Sabatini 1997), l’evitamento della , riveduto, aggiornato e accresciuto da P. Fiorelli & T.F. Bórri, Roma, ERI, 2008).
Antonelli, Giuseppe (2007 ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] cui si deve trovare il limite esplicativo, non senza il tecnicismo o lo specifico linguistico, ma "dopo" e "oltre" il G. Buti, E. De Felice, M. D'Elia, P. Fronzaroli, M. T. Gagliano Ademollo, A. Giacalone Ramat, C. A. Mastrelli, G. Mazzuoli Porru, A ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] vibrante e consonante all’interno di parola (dorsum > do[sːs]o), o da occlusiva bilabiale o velare e consonante alveolare (capsam > ca[sːs]a, noctem > no[tːt]e). In altri casi, le geminate derivano dall’allungamento della consonante (sēpiam ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] esteso a fasce della popolazione che di fatto non lo conoscevano o non lo praticavano se non in situazioni particolari, e a occlusive sorde [p, t, k] intervocaliche, come in [ˈkaːb̥o] per capo, [ˈdiːd̥o] per dito, [ˈbuːg ̥o] per buco (➔ indebolimento ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] delle parti del discorso. L’uso di strutture non marcate o polifunzionali e di deittici fa sì che l’informazione sia Coherence in spontaneous text, edited by M.A. Gernsbacher & T. Givón, Amsterdam - Philadelphia, Benjamins, pp. 59-115.
Gobber, ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] /e/ finale dopo /n/ e /r/ (ben, voller «volere») e di /o/ finale dopo /n/ (plen); l’esito /ʧ/ > /z/ (grafia x) liquida: perzona; la conservazione dell’occlusiva sorda intervocalica /t/: Campituoglio, servitute; il passaggio di /l/ preconsonantica ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] passaggio dei suoni /-k-, -t-, -p- /, tra vocali, rispettivamente a /-g-, -d-, -v-/ (detto sonorizzazione o lenizione): [ˈdiga] «dica», nelle Marche è invece scesa la percentuale dei dialettofoni più o meno esclusivi (dal 18,1 al 13,9%), ma quella ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] . anche § 6). Le difficoltà maggiori, oggi come ieri, sono date dalla resa grafica delle consonanti cacuminali o retroflesse, in particolare [ɖ], [ɽ] e [ʈ]. Per quanto riguarda la prima, ad es., è diffusa la semplice grafia dd, ma sono pure presenti ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] non clitici stanno le forme deboli: così, in inglese, ’s, forma debole della copula is, o n’t, forma debole della negazione not (it’s true per it is true «è vero», I don’t know per I do not know «non so»). Come i clitici, le forme deboli si uniscono ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] § 2.3), sono:
(a) il passaggio, fra vocali, di /-t-/ a /-d-/ (milanese [fraˈdɛl] «fratello», nel Veneto [maˈ stabilizzata (72,7% nel 2000, 72,8% nel 2006); la dialettofonia più o meno esclusiva risulta scesa, in famiglia, dal 19,1% al 16%, con amici ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...