Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] proforma, il pronome la (cfr. anche § 5.7). Una parola o una sequenza di parole che non può essere sostituita da una proforma, 19864), Corso di linguistica generale, introduzione, traduzione e commento di T. De Mauro, Roma - Bari, Laterza (1a ed. ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] 1738 dispone l’uso dell’italiano in luogo del latino o dello spagnolo negli atti governativi, con la motivazione che « il cosiddetto «imperativo tragico» con pronome anteposto al verbo (t’affretta «affrettati»; ➔ imperativo; ➔ teatro e lingua). A ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] descritto nell’evento si aggiunge a quanto già detto o lo limita.
Nella varietà prebasica tutti e tre gli Wolfgang & Perdue, Clive (1997), The basic variety (or: Couldn’t natural languages be much simpler?), «Second language research» 13, 4, ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] col Livorno, non è stata entusiasmante
(http://orgogliogobbo.forumcommunity.net/?t=35321623&st=15)
(6) Berlusconi se la prende coi in relazione: il complemento mancante si può dedurre o dal cotesto o dal ➔ contesto:
(31) ieri sera mio fratello ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] 1-61. Il C. si rifà a quanti, come già Ascoli verso Tommaseo o M. Kerbaker (La filologia comparata e la filologia classica, Napoli 1875) contro T. Vallauri, difendevano la linguistica comparata e storica dall'esser cosa "teutonica", sia sottolineando ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] ’ tempi avversi, li possono tòrre con facilità grande lo stato, o con farli contro, o con non lo obbedire (Niccolò Machiavelli, Il Principe IX, p. , Alessandro (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1963), L’età ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] , [iˈkːe ˈδiʃe] «che dice?», [ˈdimː iˈkːe tːu ˈvːɔi] «dimmi che cosa vuoi») e in sostituzione dell’ital. «ciò lɛ], [leˈlːi]; una persistenza delle uscite livellate in -eno o in -ino per le terze persone plurali del presente indicativo (pur ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] accade ad es. nel dialogo tra un medico e più pazienti, o tra un docente e una classe di studenti.
Esiste la convenzione sociale pronouns of power and solidarity, in Style in language, edited by T.A. Sebeok, Cambridge (Mass.), The MIT Press, pp. 253- ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] congiuntivo (ma tutte le forme dell’ausiliare sono neutralizzate nel solo o): o să cânt, o să cânţi, lett. «vuole + che (io) canti», «vuole Italiana (Lecce, 28-30 ottobre 1993), a cura di M.T. Romanello & I. Tempesta, Roma, Bulzoni, pp. 209 ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] destra l’incavo del gomito sinistro alzando tutto l’avambraccio sinistro. È un gesto insultante, parafrasabile come «tiè! t’ho fregato!», o meglio «non m’hai fregato!».
Un altro gesto che è in qualche modo l’emblema della gestualità italiana, tanto ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...