In linguistica, nell’aspetto verbale, si dice azione m. quella concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o continuata vista nel suo estendersi nel [...] m. le consonanti il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo breve (per es., p, t), a differenza delle consonanti continue, per le quali l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile (per ...
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Linguista statunitense (Filadelfia 1926 - New York 2015); docente emerito di scienze sociali alla Yeshiva University di New York, ha dato importanti contributi agli studî di sociolinguistica. Tra le sue [...] sociology of Jewish languages (1985); Reversing language shift (1991); The multilingual apple: languages in New York City (con O. Garcia, 1997); Can threatened languages be saved? (2000); Introduction to test construction in the social and behavioral ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell’espressione muta più liquida per indicare i gruppi consonantici costituiti da un’esplosiva (p, b, t, d, k, ġ) o da una fricativa labiale (f, v) più una liquida (l, r). ...
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triconsonantico In linguistica, costituito di tre consonanti. In particolare, il termine si adopera con riferimento alle lingue semitiche per indicare la struttura della radice nominale o verbale costituita [...] mālak «regnò», malkūt «regno» ecc. La maggior parte del lessico delle lingue semitiche è t.; rari i vocaboli quadriconsonantici, per lo più prestiti o composti; più frequenti i biconsonantici (sono biconsonantici molti nomi del lessico fondamentale). ...
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topicalizzazione contrastiva In linguistica, costruzione in cui un elemento viene collocato in principio di frase e pronunciato con una particolare enfasi per sottolinearne il valore contrastivo (per es., [...] l’elemento anticipato non viene ripreso mediante un pronome atono; inoltre, mentre la dislocazione serve a evidenziare un elemento noto, la t. mira a mettere in rilievo un elemento nuovo e presuppone un’affermazione precedente che si intende smentire ...
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In fonetica, si dice di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi superiori o in una zona della parte anteriore del palato duro. Quando la lingua articola in tale luogo una fricativa, [...] di articolazione. Le frequenze acustiche più alte si hanno per l’articolazione postdentale. Sono sibilanti le fricative dentali tℏ, dℏ, quelle alveolari s, ʃ, e quelle retroflesse. Per le fricative articolate nella zona mediana del palato duro si ...
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Consonante la cui articolazione viene compiuta con l’opposizione della punta della lingua e dei denti anteriori. A seconda del punto in cui l’opposizione ha luogo, si distinguono le alveolari(➔), le [...] e le interdentali. Le postdentali, (dette anche dentali proprie), sono in italiano la t e la d; delle interdentali può dare esempio il th inglese (sordo ‹tħ› o sonoro ‹dħ›). Il concetto di consonante d. si può restringere fino a escludere le ...
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Linguistica
Articolazione a. Articolazione delle consonanti ottenuta applicando la punta della lingua contro i denti (per es. consonanti postdentali, t, d), o contro le gengive dell’arcata dentaria superiore [...] per es. l, n, r, s, z), o ancora contro il palato duro (consonanti retroflesse, anche dette invertite o cacuminali o cerebrali, per es. t e r nella pronunzia siciliana di tre).
Medicina
Segmento a. (o zona) Il parenchima del lobo polmonare superiore ...
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Grammatico bolognese del sec. 13º, autore di un'Ars dictandi o Microcosmo, che ha il pregio di essere un chiaro riassunto dei dettami che venivano impartiti nelle scuole di retorica dell'epoca. Particolare [...] contenuta nell'ultima parte di questo breve trattato, perché ritenuta molto utile alla lettura e all'interpretazione dei nostri antichi manoscritti. Questo T. di A. viene da alcuni identificato col padre di Armannino, giudice, autore della Fiorita. ...
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Tabasaràn (russo Tabasarany o Tabasarancy) Popolazione del gruppo nord-orientale dei Caucasici, abitante nella valle del Rubas-čai nel Dagestan.
La lingua dei T. appartiene al gruppo samurico o curino [...] della sezione delle lingue lesghe o daghestaniche. Si distingue per la sua complessa struttura morfologica: la declinazione comprende infatti ben 52 casi, per lo più locativi; la coniugazione è molto complicata e presenta l’alternanza vocalica della ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...