Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] Medioevo, per il contatto con gruppi dell'Europa settentrionale giunti nella Penisola Italica dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente.
Quale che fosse il suo originario nucleo etnico, la nazione etrusca, comunque, non ne deriva linearmente e ...
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(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] presso il confine con gli Elvezi, sotto il dominio romano fu un vico (Genava) della colonia di Vienne. europea e della Germania, del disarmo e dei contatti fra Oriente e Occidente (18-23 luglio 1955) vide l’intervento del presidente D. Eisenhower e ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] alleati dei Franchi, i Burgundi.
All’inizio del sec. 6° le grandi ondate migratorie non erano terminate, ma il mondo romano d’Occidente aveva raggiunto un nuovo assetto ben definito, con le quattro diocesi antiche, di Gallia, di Spagna, d’Italia, di ...
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(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] terre a N della B. abitate dagli Slavi dell’Elba. Gli Slavi boemi entrarono nella sfera d’influenza dell’Impero romano d’Occidente, poi la decadenza dell’Impero sotto i successori di Carlomagno e la necessità di difendersi contro il costante pericolo ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] fine del 6° sec. a.C., mentre nell’Occidente fenicio e punico al repertorio fenicio si affiancano notevoli influenze caduta di Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Impero romano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] cominciare con i cosiddetti p. apostolici, considerati quali discepoli immediati degli apostoli (Barnaba, Clemente romano, Ignazio, Policarpo, Erma) e terminare, in Occidente, con s. Gregorio Magno, o, al più, con s. Isidoro di Siviglia (7° sec ...
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Isola della Campania (46,3 km2 con 60.335 ab. nel 2008; massima lunghezza da E a O, 10 km; massima larghezza da N a S, 7 km; sviluppo costiero 34 km). È la maggiore delle Isole Partenopee e chiude a O [...] Romani. A partire da quest’epoca è ricordata con il nome romano di Aenaria.
Sulla collina del Castiglione è stato rinvenuto un insediamento documentano relazioni commerciali, estese anche verso Occidente. L’attività metallurgica è attestata dal ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] Savigny. Dedicatosi per influsso di quest'ultimo allo studio del diritto romano, ne fu per gli anni 1841-1843 professore all'univ. di vista sussistere una dialettica coincidente con quella tra Oriente e Occidente, luna e sole, buio e luce, ecc. Se ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] i chierici di astenersi dal matrimonio e dal generare figli, pena la deposizione. La norma fu ratificata, in Occidente, dal papa Siricio nel Concilio romano del 386, quindi da Innocenzo I e da vari Concili (Toledo, 390 e 400, Cartagine e Torino, 401 ...
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Dinastia reale franca (752-987) che successe ai Merovingi e per prima salì sul trono del Sacro romano impero (800-924), realizzando una larga unione di domini, popoli e culture, e restituendo all'Europa [...] domini corrispondenti oggi a Francia, Germania e Italia. A essi diede il nome di Sacro romano impero, con la chiara volontà di restaurare in Occidente, sul piano ideologico e politico, un potere simile a quello già detenuto dagli imperatori romani ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...