Architetto (Vienna 1812 - ivi 1868). Scolaro di P. von Nobile, P. Sprenger e C. Rösner; dal 1844 professore nell'accademia diVienna. Con A. von Siccardsburg eseguì a Vienna varie costruzioni, tra cui [...] l'Opera (1861-69). ...
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Arte
Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, [...] ; Londra: British Museum; Windsor: Royal Collection; Vienna: Albertina; San Pietroburgo: Ermitage; New York: Morgan linee, di una serie dioperazioni, di un’impresa e simili: d. di manovra, l’estrinsecazione, da parte del comandante di una grande ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] agli albori del mercato diopere d’arte contemporanee, Vienna, Monaco, Berlino, Roma, contribuirono all’affermazione dell’art nouveau, mentre l’attività di mercanti d’arte, con la fondazione di gallerie private e l’organizzazione di e. personali e di ...
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Scultore (Vienna 1907 - ivi 1975). Apprendista incisore, frequentò per qualche tempo la scuola di A. Hanak per la scultura. Amico dell'architetto J. Hoffmann e di scrittori e musicisti come R. Musil e [...] . Emigrato in Svizzera nel 1938, tornò a Vienna nel 1945, dove insegnò all'Accademia di belle arti. Il tema quasi unico della sua opera, il corpo umano inteso come struttura architettonica, si svolge di preferenza nella pietra con una estrema perizia ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] Milano 1955; H. Sedlmayr, Johann Bernhard Fisher von Erlach, Vienna-Monaco 1956; M. Whinney, O. Millar, English art 1625 (1770-1970), Firenze 1970; F. Borsi, La capitale a Firenze e l'operadi G. Poggi, ivi 1970; H. R. Hitchcock, W. Winston, V. ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] perfetti fac-simili le miniature dell'"Itala" di Quedlinburg e della "Genesi" diVienna. Ora s'incomincia a riesaminare anche i precedenti classici, v. le operedi P. Marconi: La pittura dei Romani, Roma 1929, e di F. Wirth, Römische Wandmalerei vom ...
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Fotografia
Anne Cartier-Bresson
Marina Miraglia
(XV, p. 782; App. II, i, p. 963; III, i, p. 663; IV, i, p. 842; V, ii, p. 292)
Conservazione e restauro
di Anne Cartier-Bresson
Il valore attribuito [...] di Baviera; la Nationalbibliothek diVienna.
La messa a punto di una disciplina specifica e, nel contempo, la prassi di in quanto è necessario un controllo teorico-metodologico e di prassi operativa da parte dello Stato. In questa prospettiva si ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] austriaci, come gli artisti della "Haus und Garten" diVienna, tedeschi come il Crodel o i due Königbauer e prime esperienze del Gropius al Bauhaus ed ha avuto interessanti sviluppi per operadi architetti come G. Pagano, F. Albini, G. Romano, ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] 'Albertina diVienna sono tipici di questo momento dell'arte del dalmata. Mentre nella pala con il Beato Pietro Gambacorti a S. Sebastiano di Venezia (1725-28) il B. sembra placare il suo stile con ricordi quasi di linguaggio crespiano, in opere come ...
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Architetto e urbanista, nato a Cobidil (Kobdilj), in Slovenia, il 29 aprile 1865, morto a Gorizia il 14 agosto 1962. Nato nel Carso sloveno da famiglia d'origine italiana, compì gli studi liceali a Lubiana [...] ) e il Palazzo Artaría (1900-01), è evidente l'influsso di Wagner; nelle opere successive come il Palazzo Palmers (1911) e l'edificio polifunzionale ''Urania'' (1905-09) a Vienna, o i padiglioni realizzati per l'Esposizione delle industrie tedesco ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...