Città della Germania (152.966 ab. nel 2008), capitale del Brandeburgo. È situata circa 20 km a SO di Berlino, alla confluenza dei fiumi Havel e Nuthe. Centro di industrie tessili, meccaniche (costruzioni [...] e astrofisico.
Centro di origine slava già ricordato nel 10° sec., acquistò importanza specie dal 17° sec., ; S. Nicola, 1829-37) e con il suo allievo L. Persius (chiesa della Pace, 1845-48; Orangerie 1851-60). Presso P., a Neubabelsberg, è la torre ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Europa settentrionale e che, con i loro depositi morenici, diedero origine a una serie di colline, tra le quali si formarono non riuscì a sottrarsi alle pressioni dei potenti vicini, speciedella Russia, che impose e garantì, mediante l’appoggio dato ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] dipende dal susseguirsi degli eventi geologici. Si pensa che le specie presenti diversi milioni di anni fa nella zona mediterranea della Tetide si siano evolute in loco, originando così l’elemento endemico del M., rappresentato dagli stessi generi ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] 14°-19° videro una radicale trasformazione edilizia della città, che specie nel Rinascimento si arricchì di splendidi edifici sacri livelli con G.B. Giacomelli e con F.M. Veracini. Di origini fiorentine fu anche L. Cherubini, attivo tra il 18° e il ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] la meccanica, con la produzione di macchinari d’ogni specie per l’agricoltura e l’industria, nonché motori navali, sec.: il genere più indagato è la ballata, la cui origine risale al 13° secolo. Nell’ambito della musica d’arte, nel 16° e 17° sec. l’ ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] luce di queste scoperte, anche lo studio delle scelte matrimoniali nelle società europee, specie in quelle contadine e in tutte le in origine, poi ridotto a un assentimento passivo.
Il m. si intendeva realizzato con la deductio in domum della donna ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] pure l’origine dei moltissimi laghi (oltre 55.000), i quali coprono quasi un decimo del territorio (specie nella . Makila fu tra i maggiori esponenti del surrealismo. Nel campo della scultura la personalità più rilevante fu quella di W. Aaltonen. ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] m s.l.m.; questa è l’alta Galilea, la quale con una specie di gradino scende a S sulla bassa Galilea, regione di dolci ondulazioni ( senso di malinconia e angoscia per la privazione delleorigini e spesso espressi nella forma letteraria del racconto ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] tra i quali il maiale acquaiolo, l’aguti e varie specie di topi. Ben rappresentati gli Sdentati, come il formichiere 22). All’emancipazione letteraria contribuirono pure l’opera dello studioso di origine spagnola P. de Peralta Barnuevo, autore del ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] dottori palestinesi e babilonesi posteriori alla redazione della Mishnāh, si dedicarono all’esegesi critica di questa, che redatta successivamente nella forma di commento scritto diede origine al Talmūd. Una specie di appendice al Talmūd sono alcuni ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...