IDROGENO
Eugenio Mariani
(XVIII, p. 744)
Pur rappresentando uno dei gas più largamente usati nell'industria, non si hanno dati precisi sulla produzione e sul consumo di i. perché molto di esso viene [...] scambio ionico; quelle usate sono costituite da polietilene perfluorurato con gruppi laterali solfonici (Nafion della Du ) oppure gas residui di alcuni processi industriali di dissociazione, di deidrogenazione, diossidazionedi composti organici. L' ...
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Elemento chimico. A temperatura ordinaria è un gas inodore, incolore, insapore, infiammabile; il più leggero dei gas conosciuti (14,39 volte meno denso dell’aria). In natura si trova allo stato libero in diversi gas naturali; nell’atmosfera è contenuto soltanto in tracce, ma a grandi altezze (sopra ... ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de Morveau, con A.-L. Lavoisier e altri, nel 1787.
Caratteristiche
Sono noti tre isotopi: il protio, ... ...
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Antonio Di Meo
Il fuoco che genera l'acqua
L'idrogeno è il primo elemento della tavola periodica, il più leggero, il più abbondante ed è all'origine dell'Universo. Combinandosi tra loro, gli atomi di idrogeno producono sia la materia sia l'energia che ci circondano. Sulla Terra, l'idrogeno forma l'acqua ... ...
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Red.
L'idrogeno è un elemento chimico di peso atomico 1,008, simbolo H, isolato e studiato come 'aria infiammabile' nel 1766 da H. Cavendish. Il suo nome (alla lettera "che genera acqua") deriva dal francese hydrogène, termine coniato nel 1787 dal chimico L.B. Guyton de Morveau con A.-L. Lavoisier ... ...
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idrògeno [Der del fr. hydrogène, termine coniato da A.L. Lavoiser come agg. "che genera acqua", comp. di hydro- "idro-" e -gène "-geno"] [CHF] Elemento chimico monovalente, di simb. H, numero atomico 1, peso atomico 1.008 e raggio atomico 0.37 Å, scoperto da H. Cavendish nel 1766, di cui sono noti tre ... ...
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(da ὕδως "acqua" e γεν "genero")
Felice DE CARLI
Giulio NATTA
Felice DE CARLI
Elemento chimico con peso at. 1,0078, numero at. 1, simbolo H. Fu intravisto per la prima volta da Paracelso nel sec. XVI, ma venne isolato solo molto più tardi da H. Cavendish (1766), il quale dimostrò che la sua combustione ... ...
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PRESSIONE, Sintesi sotto
Ireneo Kikic
(App. III, II, p. 477)
Con il termine ''sintesi'' può essere denominata la maggior parte dei processi di trasformazione chimica che portano a un prodotto finale [...] es., il processo per la produzione del metanolo per idrogenazione dell'ossidodi carbonio può essere condotto: a) sotto alta p. (300 ancora notevole importanza industriale. La sintesi del polietilene a bassa densità viene generalmente realizzata a p ...
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PROPELLENTI CHIMICI
Masaniello Riccardo CORELLI
. Definizioni e classificazione. - I propellenti chimici sono sistemi particolari che, indipendentemente dall'ambiente esterno e in determinate condizioni, [...] più pesanti, come quelle dell'anidride carbonica, dell'ossidodi carbonio, dell'acqua e sovente dell'azoto.
Concludendo tetranitrometano-combustibili carboniosi (o di altro genere); b) perossido d'idrogeno-polietilene; c) ossigeno liquido-polisolfuri ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] uno strato consistente dipolietilene (pellicola trasparente) o di alluminio (fogli), che ha la funzione di escludere il caratterizzato dalla presenza di ossigeno, di elementi inquinanti come l'ossidodi carbonio e il biossido di zolfo, altri ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] Carbide & Carbon in West Virginia. I prodotti includevano l'ossidodi etilene e il glicol etilenico, quest'ultimo usato come sostituto agli inizi della Seconda guerra mondiale. Il polietilene venne adoperato nei trasmettitori delle radio ad alta ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
Anthony S. Travis
I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
L'imponente crescita nella produzione [...] catene polimeriche: per esempio, il polietilene cristallino a peso molecolare ultra alto. John Rose, alla Plastic Division dell'ICI, sviluppò un polimero ad alto punto di fusione, resistente all'ossidazione, noto come polietere-etere-chetone (PEEK ...
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nastro
nastro [Der. del gotico nastilo "correggia"] [LSF] (a) Denomin. generica di striscia sottile di materiale flessibile. (b) A n.: è la qualifica di dispositivi aventi come componente fondamentale [...] 100 µm); il supporto è di acetato di cellulosa, cloruro di polivinile, tereftalato dipolietilene o materiali simili; il materiale magnetico è normalmente costituito da particelle (dimensioni dell'ordine di decimi di µm) diossido ferrico γ-Fe₂O₃ con ...
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FOTOCHIMICA
Vittorio Carassiti
(XV, p. 776; App. II, I, p. 962; IV, I, p. 842)
Fotochimica dell'atmosfera. - Le radiazioni solari vengono assorbite dai gas dell'atmosfera, e man mano che scendono verso [...] nm)→cloro atomico Cl (CF11 e CF12)
5. biossido d'azoto NO2 + hν (〈290 nm)→ossido d'azoto NO + O
6. ozono O3 + hν (〈310 nm)→ossigeno O2 + O
7 come polietilene e polipropilene, non assorbe direttamente radiazioni con lunghezza d'onda maggiore di 285 ...
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RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] alcossilici e fenossilici possono originarsi per ossidazionedi alcoli e fenoli,
RO−H+Ag2 di grande importanza, quali la polimerizzazione radicalica di monomeri vinilici che è alla base della produzione di importanti materiali plastici (polietilene ...
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Composto chimico, prodotto di polimerizzazione dell’etilene, avente quindi struttura (−CH2CH2−)n.
Generalità
A seconda del grado di polimerizzazione si hanno prodotti che si presentano sotto forma di [...] a 100 °C, usando catalizzatori molto attivi, quali ossidodi cromo esavalente depositato su un supporto di silice-allumina oppure ossidi dei metalli di transizione addizionati di promotori contenenti metalli alcalini o alcalinoterrosi o composti ...
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polietilene
polietilène s. m. [comp. di poli- e etilene]. – In chimica organica, prodotto di polimerizzazione dell’etilene costituito da catene del tipo (−CH2−CH2−) che, a seconda del grado di polimerizzazione e delle condizioni (pressione,...