Pasqua
Raffaele Savigni
La più importante festa ebraica e poi cristiana
Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante [...] , che il 14° giorno del mese lunare di nisan (corrispondente a marzo-aprile) veniva mangiato insieme a erbe amare e paneazzimo (ossia non lievitato), per ricordare il passaggio del Signore, che colpì con la morte i primogeniti dell’Egitto e liberò ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele, che nella notte dell’uccisione dei primogeniti egiziani risparmiò ... ...
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Nella religione ebraica, la solennità con cui si commemora la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto (Esodo, 12), celebrata con il sacrificio nel Tempio dell’agnello pasquale, la consumazione del pane azzimo e l’offerta delle primizie agricole. Nella religione cristiana, la P. ... ...
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Pasqua [Der. del lat. pascha, gr. páscha, adatt. dell'ebr. pesah "passaggio"] [STF] [ASF] Importante festività cristiana celebrante la resurrezione di Gesù Cristo, derivata dalla festività ebraica commemorante l'uscita dall'Egitto (peraltro cadente in altra data), fissata alla prima domenica dopo il ... ...
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Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi fu traslitterato in greco in πασχα, ϕάσχα, e ϕασέκ; ne la Vulgata latina è pascha (neutro) e phase.
Questo ... ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] duomo di Bamberga, dell'inizio del sec. 12° (ivi, p. 18), in concomitanza con l'adozione di particole di paneazzimo.
La patena (lat. patena, patina, patera, discus) era un piatto di norma circolare e metallico, anticamente utilizzato per assolvere ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] più importante festività ebraica, il sabato, non deve mancare sulla tavola imbandita il pane del sabato (challà), in genere a forma di treccia. Il pane senza lievito (paneazzimo) è quello che gli Ebrei mangiano per Pasqua e ricorda la fuga dall ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] , ad esempio i due cervi ai lati dell'albero della vita inseriti in un ambiente paradisiaco. A seguito della diffusione del paneazzimo per l'eucarestia, mutarono i tipi di stampi, fino ai tipi bivalvi del XIII secolo, con lunghi manici per la ...
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Festeggiare
Vinicio Ongini
La nascita del nuovo anno
In tutte le epoche ogni popolo ha avuto e ha le sue feste. Gli uomini hanno trovato nella natura, nel ritmo delle stagioni, nella raccolta dei frutti [...] nell'Haggadah ("racconto"), distribuito a tutti i partecipanti. Durante la Pasqua gli Ebrei mangiano uno speciale pane non lievitato (paneazzimo) che ricorda quello che mangiarono nel deserto, perché nella fretta della fuga si erano scordati di ...
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GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] . Va aggiunto un folto gruppo di opere minori e opuscoli storici su vari argomenti di carattere liturgico: l'uso del paneazzimo nella Chiesa antica, l'applicazione della messa per i vivi e i defunti, l'istituzione del mercoledì delle ceneri, la ...
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JESI, Furio
Domenico Proietti
Nacque a Torino, il 19 maggio 1941, da Bruno e Vanna Chiron, in una famiglia di agiata condizione e buone tradizioni culturali.
Il padre, ufficiale di cavalleria, morì [...] ebrei fino all'Ottocento, di indulgere all'uccisione rituale di bambini cristiani per poter impastare con il loro sangue il paneazzimo.
In questo studio, e in quello precedente sull'illuminismo, la ricerca dello J. ruota intorno al concetto da lui ...
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MONTEFIORE, Moses Haim
Alessandro Volpi
MONTEFIORE, Moses Haim (Ḥayyim). – Nacque a Livorno il 24 ottobre 1784 da Joseph Elias e da Raquel Mocatta.
La famiglia, originaria di Ancona, si era trasferita [...] ebrei erano soliti uccidere un cristiano, in occasione della Pasqua, per servirsi del sangue al fine di impastare il paneazzimo. A Damasco erano spariti in circostanze misteriose il padre cappuccino Tommaso, da molti anni medico nella città, ed il ...
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omicidio rituale
Il tema dell'o.r., come accusa di versare sangue umano per riti religiosi, compare nell'antichità come calunnia anticristiana, e quindi dal Medioevo fino al 20° sec. come calunnia antiebraica. [...] in particolare durante quelli pasquali, gli ebrei uccidessero un bambino cristiano utilizzandone il sangue per la preparazione del paneazzimo. Particolare rilevanza assunse il famoso caso di Simonino di Trento, avvenuto nel corso del 1475, di cui si ...
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eucarestìa Sacramento centrale del cristianesimo. L'e. commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo; inoltre, attua la comunione dei [...] fedeli con Cristo e tra loro. Materia del sacramento sono il pane di frumento (→azzimo, pane) e il vino, a cui è mescolata una modica quantità di acqua. L'e. si considera istituita dallo stesso Gesù durante l'ultima cena, con l'invito rivolto ai ...
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azzimo
àżżimo (o àżimo) agg. [dal gr. ἂζυμος, comp. di ἀ- priv. e ζύμη «lievito»; lat. tardo azȳmus]. – Non fermentato, fatto senza lievito: pasta azzima. In partic., pane a. (o azzimo s. m.), il pane di farina impastato senza lievito, usato...
pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche mancare) e lievito: impastare, lievitare,...