I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] evento che costituisce una predicazione separata da quella espressa dal verbo avere (tanto . Il sistema dell’indicativo, Firenze, Accademia della Crusca.
Bertuccelli Papi Rosenberg & Sellier.
Ramat, Paolo (1984), Linguistica tipologica, Bologna, ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] diritto all’uso della lingua materna da parte del singolo, sia l’uso Pisa, ETS, pp. 115-217.
Carrozza, Paolo (1992), Stati nazionali, multiculturalismo, diritti scolastici G. Ceccatelli Gurrieri & M. Giusti, Firenze, La Nuova Italia, pp. 151-165.
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] con il suffisso -izzare a partire da un qualsiasi nome proprio: la prima organizzazione dei paradigmi.
D’Achille, Paolo & Thornton, Anna M. congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Firenze, 19-21 ottobre 2000), a cura di ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] da J.A. Hasse a F.J. Haydn, numerosi compositori stranieri optano per opere su libretto italiano; si ricordi, oltre ai nomi già citati, Paolo riscontrata sugli autografi e pubblicata da F. Magnani, Firenze, Successori Le Monnier.
Bertinetto, ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] , in cui il nuovo mezzo funse da «scuola di lingua» (Simone 1987; stili comunicativi nei generi televisivi, Firenze, Cesati.
Centorrino, Marco (2006 Yahis (2005), Tra pregio e dispregio. L’italiano di Paolo Bonolis, «Lingua italiana d’oggi» 2, pp. 281 ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] Il Marzocco, la testata letteraria più autorevole nella Firenze dell’epoca, fondata da un altro membro della Società per gli studi Nel 1941, dopo la morte di Margherita, sposò Paola Faggioli, sua allieva e collaboratrice, dalla quale aveva già ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] usate in passato dai dialetti comuni e da un certo punto in poi proprie -italiane”, in Lessicografia dialettale. Ricordando Paolo Zolli. Atti del Convegno di studi e gergo in 180 sonetti giudaico-livornesi, Firenze, Le Monnier.
Cuomo, Luisa (1977), ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] Inghilterra daPaolo Rolli (e arrivato alla stampa solo nel 1729), rivide le traduzioni da Orazio Trenti, in Atti del Convegno internazionale di studi muratoriani (Modena, 1972), Firenze, Olschki, 1975-1990, 7 voll., vol. 6º.
D’Ovidio, Francesco ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] lingua italiana, Firenze, Sansoni.
Quondam, Amedeo (1983), La letteratura in tipografia, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor (I luoghi della codificazione), pp. 425-446.
Trovato, Paolo (1991), Con ogni diligenza corretto. La stampa e le ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] dai, vai, derivanti da un’estensione della II persona sing. del presente indicativo, avvenuta a Firenze in epoca moderna istruzione (per accendere premere il pulsante).
D’Achille, Paolo (2001), Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci ...
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calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...