sostrato
Dal lat. substratus, participio passato di substernare «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternare «stendere a terra»). In filosofia, termine con cui si traduce letteralmente [...] relativo, poiché si specifica in relazione a una realtà esterna (a partire da questo concetto si costruisce in parte la critica di Plotino al dio degli stoici; Enneadi, VI, 1, 27); esso coincide in ultima analisi con l’essere e può dirsi duplice: s ...
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Ipazia di Alessandria
Ipazia di Alessandria (Alessandria d’Egitto, seconda metà del iv secolo - 415) matematica, astronoma e filosofa greca. Vissuta in epoca tardo-ellenistica, figlia di Teone, anch’egli [...] e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone ravvivata da Plotino, spiegò i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue lezioni ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] è fuori del t. e quindi eternamente presente, riproduce lo schema gerarchico di ascendenza platonica.
Nella concezione neoplatonica, da Plotino ad Agostino, permane la distinzione fra t. ed eternità, ma il concetto di t. è collegato, anziché al moto ...
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Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] al concetto del fato, che tanta parte ebbero nelle polemiche tra stoici, scettici ed epicurei.
Quattro nuovi punti di vista son dovuti a Plotino: 1. il Primo dell'universo, che è solo causa; 2. l'ultimo, che è solo effetto; 3. il mezzo, che è causa ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] essa è la parte pratica, e la più nobile, della scienza naturale.
Per meglio precisare il suo pensiero, Pico si richiama a Plotino, ricordandone la definizione del mago come "ministro e non artefice della Natura"; se la cattiva magia non è né arte né ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] sia con ἡ αἰτία che con τὸ αἴτιον) per il mondo del movimento e della generazione (Tim. 28 A, C, 57 E; cfr. Plotino Enn. III I 1), la distinzione tra l'operare diretto del Demiurgo e quello mediato dall'intervento degli dei che il Demiurgo ha creati ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] sull’approfondimento della vita religiosa, l’importanza della m. speculativa nella storia della filosofia: con la polemica costante (da Plotino allo Pseudo-Dionigi, da Eckhart a Novalis) contro l’intelletto discorsivo, che è organo del finito, la m ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] grande importanza le traduzioni (perdute) del De regressu animae di Porfirio e di alcuni libri delle Enneadi di Plotino. Tra le opere scritte dopo la conversione ricordiamo tre trattati relativi alla controversia trinitaria (De generatione divina, i ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] sostituisce alla liberazione socratica, l'estasi, il rapimento, l'oscuramento d'ogni cosa e l'abbandono di sé (Filone). Ancora Plotino compirà uno sforzo per dare una base razionale a questo processo verso l'estasi e la sua filosofia è ragionamento e ...
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Figura simbolica, di solito accompagnata da un motto e da una dichiarazione in versi, talvolta anche da un commento in prosa.
Il primo a usare la parola in questa accezione fu Andrea Alciato, nel suo Emblematum [...] . Secondo codesta erronea interpretazione, basata sulle notizie fornite da Plinio, Tacito, Plutarco, Apuleio, Clemente Alessandrino, Plotino, ecc., s'immaginò che i geroglifici fossero una scrittura solamente ideografica, che con essi i sacerdoti ...
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