BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] un nuovo estimo. La richiesta veniva dalle arti minori e tendeva, quindi, a colpire le classi privilegiate della plutocrazia fiorentina. Ma dalla inclusione del B. nei 64 è forse frettoloso concludere che egli sostenesse queste rivendicazioni delle ...
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Anna Maria Cabrini
Baldassarre di Coppo Stefani de’ Buonaiuti (il patronimico Stefani fu scambiato per il cognome della famiglia dal primo editore settecentesco della Cronaca) preferì denominarsi Marchionne. Nacque a Firenze nel 1336; scrutinato nel 1366 per il gonfalone della Vipera, nel quartiere ... ...
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Cronista fiorentino (n. 1336 - m. 1385). Ebbe varie cariche pubbliche tra cui la balìa alla fine del governo delle Arti minori. Dal 1378 alla morte scrisse una Cronica, informata per gli anni vicini a lui, ma preziosa anche rispetto al periodo precedente, per la visione equilibrata, aliena da faziosità, ... ...
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Niccolò Rodolico
Cronista fiorentino, visse dal 1336 al 1385. Ebbe pubblici uffici nel comune, e fu tra gli ambasciatori all'imperatore Venceslao. La sua attività politica, spiegatasi negli anni 1376-1382, si chiude con la Balia alla fine del governo delle Arti minori dopo il tumulto dei Ciompi.
Visse ... ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] cui il ‛principio' (nel senso di Montesquieu) che le fa muovere è avverso all'intelligenza, come la plutocrazia (dominio della ricchezza), la bancocrazia (termine introdotto all'inizio del secolo scorso negli ambienti sansimoniani, per sottolineare ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] capitalismo" (Horkheimer 1939), benché prendessero atto della tendenza di Mussolini e di Hitler a rendersi indipendenti dalla plutocrazia (Guérin 1936). La formulazione più chiara di questo concetto si deve all'austriaco Otto Bauer (1936), secondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] un ceto di persone molto simili a quello che ai nostri giorni è composto della vecchia aristocrazia e della nuova plutocrazia» (p. 26), e il ‘popolo’, cioè gli appartenenti alle Arti, ma non coinvolge il proletariato urbano e la popolazione contadina ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] lavoro inteso come "coalizione capitalistica" (pp. 60 s.). Tutte queste proposte si accompagnavano a frequenti critiche alla "plutocrazia" e ai "saputi professori dell'economia liberale".
Un piano siffatto e tali controlli dell'economia dovevano per ...
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plutocrazia
plutocrazìa s. f. [dall’ingl. plutocracy, che è dal gr. πλουτοκρατία, comp. di πλοῦτος «ricchezza» e -κρατία «-crazia»]. – 1. Regime, sistema politico e sociale in cui le persone o i gruppi che detengono la ricchezza mobiliare...
plutocratico
plutocràtico agg. [dall’ingl. plutocratic] (pl. m. -ci). – Dei plutocrati o della plutocrazia; che si basa sulla plutocrazia, che appartiene alla plutocrazia o ne è caratterizzato: ceti p.; regime p.; l’accentuarsi di tendenze...