Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] : il 13 aprile 1986 visitò la sinagoga di Roma e il 27 ottobre dello stesso anno organizzò un incontro di preghiera comune ad Assisi insieme a ebrei, musulmani, induisti e buddisti. Incoraggiò chi lottava per il riconoscimento della dignità umana e ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] ma all'area del Gush Emunim il medico B. Goldstein che nel 1994 aprì il fuoco contro un gruppo di arabi in preghiera nella tomba dei Patriarchi a Hebron, uccidendone ventinove. La tomba di Goldstein, ucciso nel corso della sua azione, è divenuta meta ...
Leggi Tutto
Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] le ha 'associate' al culto, ma per la tradizione restano preposte alla casa e all'educazione dei figli, mentre la preghiera in sinagoga è riservata agli uomini. Non tutti gli ebrei del mondo osservano scrupolosamente le regole e i precetti. Oggi gli ...
Leggi Tutto
canto gregoriano
Raffaele Pozzi
La secolare tradizione del canto della Chiesa di Roma
Repertorio melodico di canti liturgici in lingua latina, il canto gregoriano ha accompagnato il rito religioso cattolico [...] (ore 9); sesta (ore 12); nona (ore 15); vespri (ore 17) e compieta (ore 20). Durante questi momenti di preghiera i monaci intonavano salmi, inni, responsori (canti in cui al verso intonato dal celebrante risponde un ritornello corale).
Parallelamente ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] a coinvolgere l'intera comunità dei fedeli. È questo il caso del Rosario che, nato nel Medioevo come forma di preghiera privata e diffuso nel mondo cattolico all'indomani del concilio tridentino, a partire dal terzo decennio del sec. XVII divenne ...
Leggi Tutto
Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] per la sua moderazione nelle pratiche ascetiche, per l’accentuata capacità organizzativa, per l’importanza data alla preghiera canonica, per l’obbligo della stabilità del monaco nel monastero, ma specialmente per il riconoscimento dell’importanza ...
Leggi Tutto
Nel mondo antico il termine greco προσκύνησις e il suo equivalente latino adoratio erano usati per indicare gli atti esprimenti il sentimento di venerazione e di rispetto verso la divinità o un oggetto [...] e amore verso Dio a cui l’uomo, riconoscendosi inferiore, vuole esprimere la propria soggezione. Perciò l’a., diversa dalla preghiera che chiede qualche cosa, è stata definita come l’atto culminante del culto. Essa può assumere infinite forme, che ...
Leggi Tutto
BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] unanimi nel gridare il suo nome e nell'accorrere a S. Callisto, dove lo trovarono, come usava, immerso nella preghiera; e di là lo trassero, vincendo le sue riluttanze, per condurlo, secondo l'antichissima tradizione, ad insediarsi nel patriarchio ...
Leggi Tutto
Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale [...] una fede cosciente e vissuta. Per ottenere la d. la volontà ricorre a vari mezzi: la contemplazione o meditazione, la preghiera, l’uso dei Sacramenti, le pratiche di pietà.
In origine (13° sec.) si chiamò d. l’autoflagellazione collettiva cui si ...
Leggi Tutto
Teologo, prelato e politico (castello di Sérilly, Yonne, 1575 - Parigi 1629), sacerdote nel 1599. Ottenne l'introduzione in Francia delle carmelitane riformate (1604), tra le quali entrò (1605) la madre [...] nella spiritualità francese dopo Francesco di Sales (berullismo); dalla sua mistica teocentrizzante e dalla sua concezione della preghiera come "elevazione" (Elévation à Jésus, ecc.; Elévations sur sainte Marie Madeleine; Discours de l'état et des ...
Leggi Tutto
preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali...
tappeto
tappéto s. m. [dal lat. tapete e tapetum, e questo dal gr. τάπης -ητος, voce di origine iranica]. – 1. a. Porzione, quadrangolare o di forma varia, di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto...