L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] seguirne le consuetudini in quanto essa è caput orbis terrarum (vertice del mondo); e il principio dell’identità migliorata e più ricca di futuro di Roma in Costantinopoli: «Romam autem intelligendum est non solum veterem, sed etiam regiam nostram ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] apostolica e della designazione del vescovo di Roma. V. ammetteva il principiodi un intervento imperiale, che non rientrava le persecuzioni, avevano mantenuto l'identità niceana. Alla luce di questi orizzonti nuovi, la Sede di Roma era senz'altro più ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di una identità o di una partecipazione, era portata a vedere la verità scritturale nella verità naturale e, di come queste non conservassero un principiodi misura che il Novecento avrebbe dimenticato lasciando vedere di peggio. Il fatto è ...
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Gregorio IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni, in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140!); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] scacchi. La Germania fu compatta, sia nei principi ecclesiastici che nei principi laici; l'Impero latino d'Oriente fu favorevole Minori, scomparso Francesco, conobbe una crisi diidentitàdi fronte alla progressiva "normalizzazione" e " ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] estremamente caratterizzato, come questo, può comportare identitàdi funzioni, di sentimenti, di programmi (cf. la continuité...). L'affezione del principiodi collegialità stabilito dal concilio, il nuovo organismo tenne durante il pontificato di P ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] Giuliano: i maestri non impartiscono lezioni solo di espressioni verbali, ma anche di costumi e di valori. Il principio affermato dalla lettera è un principiodi libertà e al tempo stesso diidentità: ognuno – ogni comunità religiosa – può professare ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] alla persona o all'oggetto designato. La metafora si basa sull'identità o sulla somiglianza, la trasmissione delle proprietà di un oggetto o di una sostanza materiale si basa sul principio della metonimia (contiguità o contatto, la parte per il tutto ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] della Rivoluzione francese con l’affermarsi del principiodi laicità dello Stato, cercava di farsi strada anche in Italia negli anni proprio nulla a che fare con il timore di smarrire la propria identità religiosa. Affrontare in modo critico il fatto ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] prevalere la difesa del principiodi nazionalità su qualsiasi altra considerazione di carattere etico-civile. Negli essenziale per lui «assumere l’identitàdi una persona di cui conoscessi bene la famiglia, il personale di servizio e le proprietà»62. ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] il 1896 ed il 1930 nel 56% dei casi vi era una identitàdi sede tra cassa e monte. Ma forse non bisogna facilmente generalizzare poiché pare nostre cooperative. Non venendo meno al nostro principio […] [di] mantenere la piccola unità, ma soltanto ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...