Narratore, saggista e critico letterario croato, nato a Puljani-Promina, nei pressi di Drni, il 10 ottobre 1930. Durante gli studi ha insegnato nelle scuole del circondario di Knin e Zara e dopo la laurea [...] storici, con una serie di romanzi che hanno destato l'attenzione della critica: Psi u trgovištu (1979, Cani in piazza), considerata la sua prova , rappresenta al tempo stesso il suo maggiore punto debole. Spesso infatti la struttura portante del ...
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Scrittore spagnolo; nel 1991 ha ricevuto il premio Letras Españolas e nel 1993 il premio Miguel de Cervantes. Nelle opere pubblicate dopo il ritorno della democrazia in Spagna, D. non ha abbandonato il [...] tempo e del punto di vista, dall'altro ha arricchito il suo linguaggio, puntando sull'immediatezza la rappresentazione del mondo rurale offre lo spunto per una dura critica a forme superstiti di feudalesimo agrario. Un'esplorazione della solitudine ...
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Scrittore lettone, nato a Madonas Lejas Kaupas il 14 aprile 1877, morto il 20 aprile 1945 in prigionia sovietica. Studiò nel seminario religioso di Vitebsk e frequentò i corsi di pittura e disegno a Pensa, [...] 'amore nel racconto Antonija.
Spirito irrequieto, E. sentì a un certo punto il bisogno di uscire dal suo caos artificiale. Nel 1907 s'iscrisse ", 1929). Degni di ricordo sono anche i saggi critico-letterarî Celš uz latvju renesansi ("La via verso il ...
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Scrittore e giornalista brasiliano, nato ad Araraquara il 31 luglio 1936. A ventun'anni lascia la cittadina natale per recarsi a San Paolo e intraprende la carriera di critico teatrale e cinematografico. [...] per il Brasile. Il risultato è la costruzione di un mondo in cui non esistono né buoni né cattivi. Il punto di partenza è la vita di José, un emarginato che, esasperato dallo strapotere delle istituzioni, esplode rabbiosamente, senza però alcuna ...
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BOUSOÑO, Carlos (App. III, i, p. 256)
Poeta e critico spagnolo. La sua produzione poetica, nella tradizione del più puro lirismo ispanico, è pervasa da un alone di mistero e da un'aura metafisica che ne [...] realidad (1962) rappresenta, rispetto al percorso precedente, un punto di svolta: già dal titolo si percepisce un cambio di mi poesía (1984) e Autocrítica (1985).
La nutrita produzione critica di B. si è arricchita negli ultimi anni di alcuni saggi ...
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Critico e italianista francese, nato a Neuilly-sur-Seine il 25 agosto 1929. Dopo gli studi all'École Normale Supérieure, insegnò italiano all'Institut Français di Napoli. Attualmente, F. è professore d'italiano [...] della Quinzaine littéraire. Ha dedicato all'Italia molte opere di critica letteraria e d'inchiesta; dopo aver esordito con Le roman evénements de Palerme (1966), inchiesta sulla mafia, mette a punto il metodo psicocritico con L'Échec de Pavese (1968), ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] dello scrittore, anche in seguito al prolungato sforzo critico che aveva condotto sulla sua opera, divenivano quelli linguistici , che per anni aveva tenuta nascosta, e divenendo un punto di riferimento per l’area cattolico-liberale. Il nuovo Stato ...
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De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] la collaborazione alla rivista «Il Cimento» di Torino con alcuni saggi che rappresentano un vero e proprio punto di arrivo della sua critica militante e del suo atteggiamento polemico nei confronti di alcune forme di letteratura. È del 1855 uno degli ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] ; questi le difesero con la violenza, fino al punto in cui le due parti si diedero dei «capi ’epigramma Dell’occasione); Decennali, in G. Inglese, Contributo al testo critico dei «Decennali», in Annali dell’Istituto italiano per gli studi storici, ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] il Cavazza che il D'Ovidio sostennero l'ammissibilità dal punto di vista palcografico di una lettura sia "dal camo" pp. 19-44; Id., IlContrasto di C. d'A., in Saggi di critici semantica, Messina-Firenze 1953, pp. 229 ss.; Id., Lingua e stile del ...
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critico1
crìtico1 agg. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός «atto a giudicare, decisivo» e come s. m. «giudice, critico», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la facoltà intellettiva di esaminare e giudicare,...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...