Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] vetusto o addirittura l’«esecutore testamentario dell’umanesimo linguistico» (K.O. Apel, in Simone 1990: 359, nota 81). secondo cui I principj della Scienza nuova, «quantunque non sieno punto da lodare per la oscurità dello stile, sono nondimeno opera ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] lungo tutto il corso della lingua italiana, al punto che le prime attestazioni risalgono alla ➔ Scuola poetica P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 249-279.
Halliday, Michael A.K. (1967), Notes on transitivity and theme in English. Part II, «Journal of ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] collegata a quella categoriale di verbo, al punto che, all’origine delle trattazioni sull’argomento, Aristotele, «Athenaeum» 74, 1-2, pp. 91-101.
Halliday, Michael A.K. (1967), Notes on transitivity and theme in English. Part 2, «Journal of ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] di modelli provinciali, come Brescia e Bergamo. Dal punto di vista diacronico, è ormai ben testimoniata e studiata relativo), [se] se congiunzione, [fiŋˈkɛ] e [fiŋˈke] finché, [maˈkːɛ] e [maˈkːe] macché, [ʤiˈle] e [ʤiˈlɛ] gilè, [kanaˈpe] e [ ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] della parola: la qual lettera (sì come presso ai geometri il punto) in niuna parte si può dividere. come a b c e tuttora incerto tranne che per zeta, femminile per via della desinenza (ma k, ugualmente uscente in -a, continua a oscillare tra il / la ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] spesso davvero assimilabili a un botta e risposta orale. Dal punto di vista dell’organizzazione dell’informazione, i manuali di lettere dell’alfabeto, della x al posto di per, del k al posto della c per rappresentare l’occlusiva velare, di vari ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] Prizren (1878). La Rilindja ebbe il suo punto di arrivo nella fissazione di un alfabeto comune latte» a S. Benedetto; in alcune parlate molisane la palatalizzazione è limitata al contesto k, g-, per cui [blɛ] «compro» e [i plak] «vecchio» contrastano ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] linguistico (cfr. Heath 20062: 214).
Dal punto di vista socio-antropologico, i nomi di parentela Kinship expressions and terms, in Encyclopaedia of language and linguistics, editor-in-chief K. Brown, Boston - Oxford, Elsevier, 14 voll., vol. 2°, 214- ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] virgola intonazione sostenuta, il punto intonazione discendente, il punto interrogativo intonazione ascendente, la of illocutionary acts, in Language, mind and knowledge, edited by K. Gunderson, Minneapolis, University of Minnesota Press, pp. 344-369 ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] impropria in guadambiare «guadagnare», sparambiare «risparmiare» (dal dialettale sparagnà); l’occlusiva sorda per la sonora in pa[k]ato «pagato», ven[k]o «vengo»; la dissimilazione in giu[mb]otto «giubbotto», za[mb]aglione «zabaione» (a partire da ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco κ (che ha lo stesso nome); quando il...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...