Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] e da un certo punto in poi, come facciamo noi oggi, italiano.
Inizialmente anche il fiorentino non è che uno dei volgari d’ che lo avevano composto, tanto che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade di varietà dette romanze (➔ latino e italiano ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] (b) La zona sud-orientale, folignate-spoletina-ternana, linguisticamente di tipo mediano, che si prolunga fino a includere tutta la Valnerina (dove, anzi, le sue caratteristiche raggiungono le punte di maggior evidenza), e che, come si è detto, trova ...
Leggi Tutto
La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] un’epoca per la quale sarebbe difficile delineare un uso medio anche nel più ristretto ambito cittadino. Alcune deroghe alla 271).
Negli autografi boccacciani, alla sottile messa a punto del sistema ortografico si accompagna una non comune ...
Leggi Tutto
Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] diretta con i fedeli è sempre stata, peraltro, il punto di forza della religione cattolica, che a partire dal XVI saldi i dettami della fede, ma le vie per raggiungerlo mediarono indirettamente tra il popolo dei fedeli e la lingua unitaria. ...
Leggi Tutto
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] uno strumento di studio insostituibile, anche se in molti punti da aggiornare, e ciò a prescindere dall’esibita fede allestite nel 1941, a seguito della riforma Bottai della scuola media, da due grandi linguisti, Bruno Migliorini e Giacomo Devoto. ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] precisione documentaria» (Mancini 1992b: 128), al punto da essere fra i pochissimi occidentali che impararono una Qualche termine si è diffuso attraverso la migliore conoscenza della cucina medio-orientale: a parte il cuscus di cui si ha notizia ...
Leggi Tutto
La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] la distinzione attuale fra i tre tipi di pause brevi (virgola, punto e virgola, due punti).
Sul versante morfologico, lui, lei, loro soggetti sono frequenti nel parlato e nello scritto medio, ma sono censurati dai grammatici; il lei allocutivo, con l ...
Leggi Tutto
ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] del Minio-Paluello sospetta calabrese; vive in Sicilia, punto d'incontro di tre civiltà, la latina, la Garin, Ricerche sulle traduzioni di Platone nella prima metà nel secolo XV, in Medioevo e Rinascimento. Studi in onore di B. Nardi, I (1955), pp. ...
Leggi Tutto
Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] segmenti, separati dalla virgola o dai due punti, raramente dal punto fermo, con tema nominale al primo posto del nuovo), pp. 414-448.
Dardano, Maurizio (20022), La lingua dei media, in La stampa italiana nell’età delle TV. Dagli anni Settanta a oggi ...
Leggi Tutto
Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] che in entrambe le dislocazioni l’elemento dislocato sia dato, almeno dal punto di vista pragmatico (ma si tenga conto delle riserve espresse in Sabatini, Francesco (1985), L’italiano dell’uso medio. Una realtà tra le varietà linguistiche italiane, ...
Leggi Tutto
media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...