CENOTAFIO (κενοτάϕιον, cenotaphium)
M. Floriani Squarciapino
Monumento sepolcrale vuoto elevato in memoria di un defunto sepolto altrove o il cui corpo non sia stato possibile recuperare.
L'uso va collegato [...] . la tomba di Calvenzio Quieto a Pompei, che è a forma di grande ara marmorea con i fianchi adorni di corone di quercia e un bisellio scolpito sulla fronte.
La circostanza che nel mondo romano il c. venisse chiamato anche tumulus - tumulus honorarius ...
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Deviazione morfologica di sviluppo provocata nelle piante da organismi estranei, quali batteri ( batteriocecidio), invertebrati ( zoocecidio o galla), funghi ( micocecidio) o altri vegetali ( fitocecidio). [...] e agli Imenotteri Cinipidi, Tentredinidi e Calcididi, cui si devono le galle più note e appariscenti, come quelle delle foglie di quercia. Nei Cinipidi si osservano generazioni eterogoniche cicliche che possono dare origine a forme diverse di galle. ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] nell’araldica italiana che in quella d’oltralpe; numerosi gli alberi da frutto e ad alto fusto come il pino, la quercia con i rami passati in doppia croce di Sant’Andrea (famiglia Della Rovere) e il cipresso (famiglia Capranica), collegato al culto ...
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Canestrini, Duccio. – Antropologo culturale italiano (n. Rovereto 1956). Laureatosi nel 1982 in Antropologia culturale presso l’università di Siena, dal 1992 al 1994 ha insegnato Antropologia del turismo [...] ); Turistario (1993); Una penna tra i tamburi (1993); Il supplizio dei tritoni (1994); Turpi tropici (1997); Lo spirito della quercia: ritratto di Rovereto a mano libera (2000); Andare a quel paese (2001); Trofei di viaggio (2001); Non sparate sul ...
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. Famiglia di scultori fiorentini (secoli XV e XVI). Luca di Simone di Marco ne fu il capostipite. Nacque a Firenze nel 1399 o 1400, e vi morì nel 1482. Sembra s'iniziasse con una prima educazione presso [...] , una lunetta all'Accademia di belle arti; a Prato, nella Madonna del Buon Consiglio, una pala; a Viterbo in S. Maria della Quercia, una lunetta (1507-08); nella pinacoteca di Città di Castello, due Puttini reggi-festoni; ad Arezzo, in S. Maria delle ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] scene delle prime due cantiche sono state poi attribuite (Meiss, 1964; Brieger, Meiss, Singleton, 1969) a Priamo della Quercia, fratello di Iacopo, sicuramente attivo come pittore a fresco nel 1442 e supposto collaboratore di Domenico Veneziano, dal ...
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BAISO (Abaisi, da Baisio), Arduino da
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Tommasino, nacque a Modena nella seconda metà del sec. XIV: è forse il più celebre della famiglia di "maestri del legname" [...] , orafo. La sua fama era così alta anche a Bologna che nel 1425 venne chiamato ad esaminare l'opera di Iacopo della Quercia in S. Petronio. Nel 1428-31 lavorava, con il fratello Alberto, agli stalli del coro di S. Francesco a Ferrara iniziato dal ...
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Ordine di piante Dicotiledoni Tricolpate comprendente le Fagacee e altre sette famiglie, tra cui Betulacee, Casuarinacee, Iuglandacee e Miricacee, e circa 1115 specie. Si tratta di piante arboree o arbustive [...] sistematica cladistica le Fagacee comprendono 9 generi e 900 specie. I generi più importanti sono: Fagus (faggio); Castanea (➔ castagno); Quercus (➔ quercia).
Il faggio (Fagus sylvatica) è alto sino a 30 m (talora oltre 40 m), con tronco sino a 2 m ...
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Per albero s'intende in generale una pianta legnosa che ha un fusto principale dritto, perenne, solitario, o per mancata ramificazione, o per perdita dei rami, il quale all'altezza di 4-5 m. protende rami [...] che in essi risiedeva. E così presso molti altri popoli. Tra gli alberi che più sono stati venerati religiosamente è la quercia: in ciascuna i Greci vedevano una ninfa (Dryas, Hamadryas) il cui fato era legato a quello dell'albero; Omero ricorda in ...
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. In agricoltura si dice consociazione la coltura contemporanea di due o più specie di piante sullo stesso terreno. Ma anche sui terreni poco o nulla coltivati può aver luogo, per vegetazione spontanea, [...] alcune zone dell'Appennino centrale sono alcune specie di pini (specialmente il Pinus halepensis) che si consociano con la quercia e il cerro. E alle specie forestali di grande sviluppo vanno frequentemente associate specie di piccolo sviluppo, come ...
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quercia
quèrcia (tosc. quèrce) s. f. [lat. quercea, agg. femm. di quercus -us «quercia» (e da questo il nome lat. scient. del genere Quercus)] (pl. -ce, tosc. -ci). – 1. a. Nome delle piante del genere Quercus, famiglia fagacee, che comprende...
querciola
querciòla (letter. querciuòla) s. f. [dim. di quercia]. – 1. Giovane quercia: stare all’ombra di una q.; far querciola, locuz. tosc. ormai rara, camminare con le mani in terra e le gambe in aria, come gioco di ragazzi (cfr. la locuz....