Genere di piante della famiglia delle Convolvulacee (Linneo): annue o perenni, qualche volta a radice tuberosa, spesso a fusti rampicanti muniti di foglie alterne, semplici, intere o inciso-lobate. Il [...] ; C. soldanella L., caratteristico delle spiagge arenose.
Meritano menzione il C. scammonia L. dell'Asia Minore, Libia, ecc. dalla cui radice si estrae una gommo-resina, medicinale; e il C. turpethum L., proprio delle Indie e dell'Arabia: se ne usava ...
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L'istmo delle fauci (lat. scient. isthmus faucium; francese isthme du gosier; sp. garganta; ted. Schlundenge; ingl. fauces) è uno spazio limitato dalla radice della lingua, dagli archi o pilastri palatini [...] e dal palato molle, il quale fa comunicare la cavità buccale con la faringe; fra i due pilastri palatini risiede un organo linfoepiteliale, la tonsilla (v. digerente, apparato) ...
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consurgere
Lucia Onder
. In un contesto figurato per " sorgere ", " nascere ", in Cv IV VIII 1 è detto della discrezione (Lo più bello ramo che de la radice razionale consurga), e in XI 4 di un dubbio [...] che pare consurgere. V. anche la variante consurse in luogo di consunse, in Pd XII 15 ...
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trigemino Il V paio dei nervi cranici, così denominato perché suddiviso in 3 rami principali: nervo oftalmico, nervo mascellare, nervo mandibolare. Provvede alla sensibilità delle regioni superficiali [...] semilunare, il ganglio di Gasser; dalla convessità di questa formazione si dipartono i 3 rami principali del nervo; la radice motoria si unisce al nervo mandibolare, che acquista il significato di nervo misto. Il nervo oftalmico fuoriesce dal cranio ...
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In linguistica, si dicono a. i morfemi adoperati nella formazione delle parole, distinti in prefissi, infissi e suffissi, secondo che compaiano dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es.: [...] s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perf. liqui); -sc- in pulisco (inf. pulire) ...
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Il termine ecumenismo e l'aggettivo correlato ecumenico hanno acquistato, nel 20° sec., il significato che li ha in seguito connotati. La radice greca oikuméne, che indicava - nel suo significato profano [...] - la totalità del mondo abitato, è venuta assumendo il senso della reintegrazione dei frammenti dispersi del cristianesimo, in obbedienza al comando di Gesù ½"ut unum sint" (Gv. 17, 11). Il 20° sec. ha ...
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numeri interi di Eisenstein
numeri interi di Eisenstein numeri complessi della forma a + zb, in cui a e b sono numeri interi e z è la radice cubica primitiva dell’unità cioè z = (−1 + i√(3))/2 (→ radici [...] n-esime dell’unità, gruppo delle). I numeri interi di Eisenstein determinano sul piano di → Argand-Gauss una maglia triangolare tale che ciascun numero è rappresentabile come vertice di un triangolo equilatero ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata [...] z z̄ è un numero reale, uguale ad a2+b2 (e perciò positivo o nullo) che si chiama norma di z; la sua radice quadrata positiva, √‾‾‾‾‾‾a2+‾‾b2, è il modulo di z.
Le operazioni definite soddisfano le consuete proprietà formali; l’insieme dei numeri c ...
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razionalizzazione
razionalizzazione procedura che, in alcuni casi, consente di riscrivere una espressione frazionaria contenente radicali al denominatore in una forma equivalente, in cui però i radicali [...] :
• Se il denominatore è la somma (rispettivamente, la differenza) di due termini, di cui uno o entrambi sono radici quadrate, allora, utilizzando il prodotto notevole che esprime la differenza di due quadrati, basta moltiplicare il numeratore e il ...
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(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico [...] Dyaus e il latino Iuppiter. La figura di Z., tuttavia, non coincide con nessuna delle divinità indoeuropee che hanno o lo stesso nome o la stessa dignità di essere supremo (Varuṇa, Vodan). A età preistorica ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...