Croce: storicismo e antistoricismo
Fulvio Tessitore
La complessità dell’assunto, per la specificità che esso acquista in Benedetto Croce e nella contestualizzazione del suo pensiero, richiede che si [...] ’altro giacché essi sono il concetto puro in sé e per sé l’uno-distinto». Invece,
un fatto non si o non è possibile narrare», un «assurdo» tale da «costituire la filosofia di ma che, come la libertà, ha sempre ragione di ciò che le si rivolge contro» ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] del positivo si potesse scrivere la storia. E spiegava che la ragioneper cui non si poteva fare una storia del negativo era che categorie non si fa storia.
Ciò che invece era logicamente assurdo era il taglio che De Martino cercava di operare fra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] utile della detenzione perpetua.
Il ragionamento prende le mosse dall’individuazione di della pena di morte discendono dall’«assurdo» secondo cui le leggi, « Poste queste premesse, è agevole comprendere per quale motivo questi penalisti si muovano con ...
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La scienza in Cina: epilogo. La scienza nella Cina premoderna: un'analisi comparativa
Geoffrey E.R. Lloyd
La scienza nella Cina premoderna: un'analisi comparativa
Le indagini scientifiche condotte in [...] e nei differenti periodi della loro storia. Sarebbe assurdo sostenere che le indagini condotte in Cina o in solamente di fornire delle descrizioni, ma anche di comprendere le ragioniper cui le diverse indagini hanno assunto una certa forma, essa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] tronco» e che «rampollano spontaneamente dalla medesima radice» (La filosofia dell’assurdo, 19912, p. 13), Rensi rivela e illustra, in pagine che colpiscono per lucidità di ragionamento e agilità di scrittura, quella che a suo parere è la vera ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Gli sviluppi del calcolo in Gran Bretagna
Niccolò Guicciardini
Gli sviluppi del calcolo in Gran Bretagna
Un declino della matematica britannica?
Il metodo delle flussioni [...] l'uso cieco del ragionamento simbolico che "libera impiegava nelle sue dimostrazioni un principio assurdo come il principio di cancellazione degli specie'. Si occupò anche di interpolazione delle serie. Per esempio, egli considerò la serie Tn+1=nTn, ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] modello fisico cercando in questo modo di dimostrarne l’assurdità; è inoltre sordo al discorso cosmologico dei filosofi Questa struttura è poi resa più complicata per due importanti aspetti: il primo è che perragioni teologiche vi è un ‘primo’ cielo ...
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La tutela dei diritti fondamentali e i crimini di guerra
Paolo Vittoria
La questione su cui ci si sofferma in questo scritto è se la Repubblica federale di Germania possa essere chiamata a rispondere [...] Terzo Reich negli anni dal ’43 al ’45, atti che per tale ragione si configurino come crimini di guerra.
La ricognizione. Immunità dello di jus cogens che sono di per sé vincolanti nei confronti degli Stati, e sarebbe assurdo che non lo fossero nel ...
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potere
Domenico Consoli
Verbo di uso amplissimo. Riguardo alle forme D. si avvale di una notevole libertà: nella II singol. indic. pres. accanto al comune puoi figura una volta puoi (Vn XXII 14 7, ma [...] tutto possedendo e più desiderare non possendo (IV IV 4); per questa... ragione che detta è, la quale toglie via che villano uomo mai materia finita; in caso contrario ne scaturirebbe l'assurdo di due infiniti coesistenti: Colui che volse il sesto ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] ragioni stilistiche ai temi ideologici, dalle tecniche agli oggetti. E, probabilmente, sarà poi la maniera più opportuna per umana più complessa, più ambigua e magari sofisticata sino all'assurdo, sino al furore effimero del cattivo gusto.
Di solito ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, una tesi, una supposizione a.;...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...