Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] base indoeuropea *ser- «scorrere», attratto poi dal termine serra «sega». Quanto a Tiberis «Tevere», la tradizione latina lo attribuiva a un nome di persona, il re Thebris (DTI).
Un esempio moderno di pluralità di nomi per un corso d’acqua è quello ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ma prevedibile in base a fattori fonologici: per es., in latino l’accento può colpire la penultima o terzultima sillaba, in la radice forma il tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che varia per la ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] Una data significativa è il 575, quando Gontranno, re merovingio di Borgogna e d’Orléans, dopo aver respinto dati a disposizione. Il primo riguarda la palatalizzazione di ‹c› del latino seguito da ‹a›, come nel caso dei continuatori di campu «campo»: ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dialetti, indagati rigorosamente su base comparativa con il latino, un procedimento descrittivo che è rimasto canonico nella pensato alla traduzione della novella di Boccaccio La dama di Guascogna e il re di Cipro (Dec. I, 9; cfr. Merlo 1930): l’idea ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] Napoli, infatti, nonostante l'editto comminatorio emanato da re Carlo nel 1751, la massoneria aveva continuato a anonime o poco note; l'elenco è inoltre completato da un accurato indice latino dei nomi.
Con pari cura fu compilato dal B. e dal suo ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , del tipo imagine / imago, lasciare / lassare, madre / matre, padre / patre, re / rege o concomitanza lessicale di toscano, latino, provenzale (con funzionalizzazione contestuale o metrica) del tipo specchio / speculo / speglio / miraglio.
Ancora ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] la marcia su Roma, e grazie alla connivenza del re Vittorio Emanuele III, si realizza l’affermazione politica del dell’italiano, Roma, Carocci, 2001:
(18) l’espressione latino volgare è ormai accettata negli studi, anche perché proprio dalle classi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] erano completamente a loro agio con l’italiano, a cominciare dal re Vittorio Emanuele II e da Cavour, che pure era buon conoscitore Filiberto, l’introduzione dell’italiano al posto del latino nei documenti notarili e nelle procedure giudiziarie. E ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] [pː]iano, farà [tː]utto, mangerò [tː]utto, va [fː]orte, re [lː]atino, tre [kː]ani;
(b) dopo una serie di morfemi monosillabici a confine di parola, sono inoltre testimoniate anche da scrittori latini e dagli stessi grammatici: ad es., cu [nː]obis ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] è un’iscrizione sul sarcofago di Ahiram, uno dei re di Biblo, antica città fenicia vicina alla capitale del Libano stesso periodo esso fu ripreso, forse attraverso gli Etruschi, dai Latini.
Da scritture italiche derivò a sua volta l’alfabeto runico ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...