Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] e De religione laici) e De religione gentilium (1663), fu uno dei primi tentativi nel campo degli studî di religioni comparate
Vita reale per la guerra (1632), abbandonò durante la guerra civile la causa del re e si sottomise al parlamento (1644 ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] L'uso dei corpi; tutti nel 2015, Stasis. La guerra civile come paradigma, L'avventura e Pulcinella ovvero divertimento per li regazzi in e Creazione e anarchia. L'opera nell'età della religione capitalistica; Il Regno e il Giardino (2019); A che ...
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Uomo politico e scrittore (Londra 1678 - ivi 1751). Libertino, di vasti interessi, durante un viaggio continentale (1698-99) ebbe larghi incontri con la cultura europea. Deputato tory (1701), fu con Harley [...] e di lui fece un ideale personaggio polemico - è confuso col deismo, ma rappresenta invece un motivo di polemica civile di tipo anticattolico e l'avviamento verso quella religione pratica e funzionale che sarà al centro dell'illuminismo inglese. ...
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Scrittore panjābī di lingua inglese (Hadali, Panjāb, 1915 - Nuova Delhi 2014), autore di una vasta produzione letteraria che comprende romanzi, novelle, saggi, critica storica e traduzioni. Studioso di [...] religione e cultura sikh, S. ha espresso nelle sue opere intensa passione civile, impegnandosi nella difesa dei valori tradizionali dalla degenerazione del tradizionalismo e dell'intolleranza. La sua opera più famosa è il romanzo Train to Pakistan ( ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] già citato Ch.S. Maier, uno storico peraltro sensibile e attento al valore civile e morale della memoria della shoah:
"Se la violenza è la nostra si compie un'idea religiosa: politica e religione risultano così una totalità inscindibile. E poiché ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] : Die sieben Tage der Woche, specchio esaltante del personalissimo misticismo del compositore in bilico tra religioni rivelate ed esoterismo cosmogonico. La religiosità civile e sociale di P.P. Pasolini ha un'eco nell'azione lirica di A. Guarnieri ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] della letteratura, si è indirizzata all'esame della vita civile, delle riflessioni morali e religiose, della natura, dei consideri la nuova filosofia, la scienza copernicana, la religione controriformista, si è ottenuta una fenomenologia più libera e ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] Per es., il simbolismo francese e la religione delle lettere di R. Serra, che è anche religione della vita, come annunciò il manifesto del rinnovata "fede" nella letteratura e un fervore formativo civile. Da parte sua, M. Lavagetto (2005) reagisce ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] né egoista, né xenofobo: si basava su ideali umani universali. "La religione più santa è la patria e l'umanità". La voce del dubbio e fantasia, le molte abnegazioni e il sentimento del dovere civile causarono a questo poeta, tranquillo e mite, dalla ...
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VANI
Bruno Vignola
. Con questo nome (ant. nordico vanir; ted. Vanen o Wanen; cfr. wanum "splendente", aggettivo che ricorre nel poema sassone Heliand) si designa nelle canzoni mitiche dell'Edda e nella [...] motivi cristiani, cioè la caciata di Eva connessa col primum civile bellum; ma è più verosimile ch'essa sia il riflesso fra i seguaci di una fede antica e quelli di un'invadente religione straniera: forse l'immigrazione - certo anteriore al sec. IX - ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
rito s. m. [dal lat. ritus -us, affine al gr. ἀριϑμός «numero» e al sanscr. ṛtá- «misurato» e come s. neutro «ordine stabilito dagli dèi»]. – 1. a. Il complesso di norme, prestabilite e vincolanti la validità degli atti, che regola lo svolgimento...