BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] La sua profonda conoscenza della letteratura francese, messa a profitto anche dal Croce, che gli chiese consigli su Rimbaud e sui simbolisti francesi, gli permise d'aprire sulla Critica (Reminescenze e imitazioni nella letteratura italiana durante la ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] fasciste. "Non si dimentichi" però, avverte M. Richter, "che il Lemmonio Boreo nacque quasi insieme con il saggio su Rimbaud" (1969, p. 147), il quale è una biografia e un'interpretazione tutta sostenuta dalla convinzione che questo sia il poeta ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] , il poeta-vate caro al romanticismo, ma il poeta-veggente, che giunge all’ignoto attraverso un immenso «sregolamento di tutti i sensi» (A. Rimbaud). Per lui non c’è più da una parte la realtà e dall’altra il sogno, ma tutta la vita si presenta sotto ...
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FERRETTI, Massimo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Chiaravalle (Ancona) il 13 febbr. 1935, già nei primi anni venne colpito da quella malattia cronica, l'endocardite reumatica, che lo segnerà per sempre, [...] lessicali di linguaggio arso e raffinato insieme, ci rimandano a La bufera montaliana e al Bateau ivre di A. Rimbaud. Del poeta "maudit" il F. amerà mantenere sempre qualcosa: la "statua nera dell'impotente inferocito" (Pasolini, lettera al F ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] di Svevo; nel periodo della formazione, invece, egli si limitò a letture di tipo scolastico e manualistico; poeti come Rimbaud gli giunsero di seconda mano, magari orecchiati nei frequenti incontri con Arturo Martini, anch'egli di Treviso, nel locale ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] , ai poeti della generazione postdannunziana, negli anni (press'a poco) della Voce, l'ermetismo giunse attraverso Mallarmé e Rimbaud, ma anche attraverso quanto in Pascoli e, più, in D'Annunzio è assimilazione e rielaborazione delle istanze e dei ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] romanzieri russi contribuì anche Andrea Caffi, raffinato intellettuale e giornalista. Si aggiunsero quindi i simbolisti francesi (Rimbaud), gli autori di teatro (Goldoni, Shakespeare, Molière) e i ‘classici’ italiani (Dante, Ariosto, Manzoni); tra i ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] Bernardi. Nelle riunioni si discorreva di arti figurative e politica, musica e letteratura; si leggevano Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Éluard, García Lorca, Campana, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Kafka, i narratori americani, Moravia. Intorno al ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] conservatore di Marsia e Apollo (1938). Fra i numerosi altri scritti: Il caso Rosso e l'impressionismo (1909); Arthur Rimbaud (1911); Cubismo e futurismo (1914); Scoperte e massacri (1919); Statue e fantocci (1919); Primi principi di un'estetica ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] Sollers si costruisce in un dialogo continuo con la Bibbia (in particolare con i testi dei profeti) e con A. Rimbaud (Illuminations). Ma, allo stesso tempo, come in altri libri di Sollers che analizzano, sotto diverse forme, 'la paranoia sociale', lo ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...