Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] la metà degli anni Venti e l'inizio degli anni Quaranta D. andò delineando il rapporto più stretto e fattivo con questa forma d'arte cui va ricordata quella a Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, che non piacque a D., avverso alla poetica ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] attori non professionisti di La nave bianca (1941) di Roberto Rossellini (nonché in quelli degli altri due titoli della propulsiva del movimento, dopo le primissime stagioni neorealiste, si andò espandendo su molto, se non su tutto il cinema ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] erano s. che lavoravano in prevalenza con un regista (come Robert Riskin con Frank Capra), mentre negli anni Cinquanta in Italia della commedia all'italiana.
Negli anni Cinquanta andò emergendo il lavoro in coppia, razionalizzazione del carattere ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] una nuova forma di finzione. I neorealisti ‒ soprattutto Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De se spesso ispirate a fatti di cronaca. La finzione si andò raffinando e si arricchì di elementi realistici, ma rimase sempre ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] a De Pirro, e nei fatti osteggiato da entrambe le istituzioni ‒ non andò in porto.Tra i docenti che si avvicendarono in quegli anni, A. Camilleri il sapere. Nominato commissario straordinario, Roberto Rossellini tentò di rinnovare la Scuola, ...
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AMBROSIO, Rinaldo Arturo
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 3 dic. 1870 da Biagio e Isabella Craveri, in una famiglia della piccola borghesia cittadina che lo avviò alla professione di ragioniere. [...] come Vittorio Calcina, Edoardo di Sambuy, Giovanni Vitrotti e Roberto Omegna. Con l'aiuto di quest'ultimo l'A. successivo, ispirato al romanzo storico di Mussolini, Claudia Particella, non andò in porto e l'A. decise di ritirarsi dal cinema attivo. ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] ; Quo vadis?) di Mervyn LeRoy, Helen of Troy (1956; Elena di Troia) di Robert Wise, The nun's story (1959; La storia di una monaca) di Fred Zinnemann, . I problemi di distribuzione ai quali il film andò incontro negli Stati Uniti ‒ ridotto da 218 a ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] storie, i suoi ambienti? Così avvenne, e così si andò sviluppando un realismo cinematografico che aveva molti punti in comune Seconda guerra mondiale.
Con Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, in primo luogo, e con i film successivi dello ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] . Nel tempo, la gamma degli argomenti si andò ampliando: dalle problematiche estetiche, sempre presenti ‒ ancora Verdone. Vennero aperti uffici di redazione anche a Napoli, con Roberto Paolella, e a Milano, con Guido Aristarco, cui succederà Luigi ...
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Il processo di Verona
Paolo Simoni
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 120m); regia: Carlo Lizzani; produzione: Duilio Coletti per Duilio/Orsay; soggetto: Sergio Amidei, Luigi Somma; sceneggiatura: [...] delle fotografie d'epoca; la scelta dei luoghi delle riprese andò nella stessa direzione di fedeltà. La cronaca degli avvenimenti è Pavolini), Andrea Checchi (Dino Grandi), Ivo Garrani (Roberto Farinacci), Filippo Scelzo (Marinelli), Umberto D'Orsi ( ...
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veltronese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico di Walter Veltroni. ◆ «In quell’occasione [Giulio] Tremonti dipinse un quadro drammatico. Ci disse: o si aumenta l’età pensionabile per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e quindi...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...