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sovvenire

Enciclopedia Dantesca (1970)

sovvenire Luigi Vanossi Ricorre nel Fiore e nella Commedia. Nella Commedia sono presenti entrambi i significati fondamentali del verbo: quello di " soccorrere ", " aiutare ", e quello di " venire in [...] , CXCVIII 9 (" Car mout bien d' Ami me souvint, / Qui me dist que bien promeïsse, / Neïs se rendre ne poïsse ", Roman de la Rose 14714-16). Anche in questo significato il verbo è ben documentato, specie nel linguaggio poetico (cfr. Notaro Dal core mi ... Leggi Tutto

malattia

Enciclopedia Dantesca (1970)

malattia Luigi Vanossi Parola usata solo nel Fiore. È presa nel suo valore letterale (di infermità fisica di qualunque natura), in LXVII 1 se tua donna cade in malattia, / sì pensa che la faccie ben [...] ne è il movente reale. " Maladie " è anche nel passo corrispondente del Roman de la Rose, senza però l'ambivalenza ironica del Fiore (" Sire, ne sai quel maladie ", v. 14358). La metafora del male o m. d'amore è diffusa nella tradizione lirica (cfr ... Leggi Tutto

avvenente

Enciclopedia Dantesca (1970)

avvenente (avvenante) Federigo Tollemache Luigi Vanossi In Vn VIII 6 11 Audite quanto Amor le fece orranza, / ch'io 'l vidi lamentare in forma vera / sovra la morta imagine avvenente, D. narra ai fedeli [...] di Troia (Schiaffini, Testi 159 e 161); Chiaro Così divene 5, La spene 10, Come il castoro 11, ecc. (cfr. glossario nell'ediz Il cliché dittologico bel e avenant ricorre anche nel Roman de la Rose (2790, 4226, ecc.). Nella locuzione avverbiale ‛ ... Leggi Tutto

Della Giovanna, Ildebrando

Enciclopedia Dantesca (1970)

Della Giovanna, Ildebrando Enzo Esposito , Letterato (Piacenza 1857 - Roma 1916). Frequentò la Scuola normale superiore di Pisa, dove ebbe a maestri il Piccolomini, il Teza e il D'Ancona; fu professore [...] di ricercare le fonti (dagli Annali piacentini di Muzio da Monza alla Visio Sancti Pauli, da Grisostomo al Romulus, dal Roman de la Rose alla Visione di Frate Alberigo, a quella di s. Brandano e al Purgatorio di s. Patrizio) e di utilizzarle a ... Leggi Tutto

orgoglio

Enciclopedia Dantesca (1970)

orgoglio Vincenzo Valente La parola ha incontrato la sua maggiore fortuna nella lirica amorosa, specializzata a indicare il disdegno amoroso, l'alterezza inaccessibile della donna verso l'amante (in [...] intendono che freno si riferisca a Elesponto: v. FRENO), la cui rovina è monito per tutti gli uomini superbi (l'astratto ), o. sta per " presunzione e vanità ". Anche nel Roman de la Rose si dice a questo stesso proposito che " Orguianz est folie ... Leggi Tutto

limosina

Enciclopedia Dantesca (1970)

limosina Luigi Vanossi Forma popolare di " elemosina " (con fenomeno di aferesi), usata cinque volte nel Fiore. Gli esempi sono tutti nel discorso di Falsembiante, che nei sonetti CX-CXV svolge una [...] che nessun dia limosina a uom sano (CX 11); Chi di cota' limosine è 'ngrassato / in paradiso non de' attender pregio (CXI 1; cfr. Roman de la Rose 11354 " Ne font pas ce que faire deivent / cil qui teus aumosnes receivent "); Ché le limosine che son ... Leggi Tutto

sacramento

Enciclopedia Dantesca (1970)

sacramento Vincent Truijen I s. sono riti che, almeno quanto alla sostanza, la Chiesa ha ricevuto da Cristo. Egli resta presente in essi, agendo nella Chiesa e in ciascuno dei fedeli, col rendere presente [...] tutti i Santi / ed anche il sacramento della messa, / che ciascuna farai gran baronessa, dove il sacramento della messa è l'eucarestia (cfr. Roman de la Rose 7448 " Jurez fort e la fei bailliez "). Il passo rispecchia il gusto dissacratore di Amico. ... Leggi Tutto

Dolze-Riguardo

Enciclopedia Dantesca (1970)

Dolze-Riguardo Luigi Vanossi È figura allegorica che compare due volte nel Fiore. La prima in XIX 1 Per Bel-Sembiante e per Dolze-Riguardo / mi mandò la piacente ch' i' andasse / nel su' giardin, come [...] amato, a lungo preclusa all'Amante. Questa seconda apparizione di Dolze-R. corrisponde a quella di Douz Regart nel Roman de la Rose, che però svolge un ruolo più complesso di mediazione tra Amant e Bel Acueil ed è insomma ipostasi intersoggettiva che ... Leggi Tutto

ipocristo

Enciclopedia Dantesca (1970)

ipocristo Luigi Vanossi Deformazione di ‛ ipocrita ' (‛ ipocrito '), che ricorre due volte, in rima, nel discorso di Falsembiante del Fiore: " ... Ché tu mi pari un uom di Gieso Cristo / e 'l portamento [...] nella condizione penale di Caifa e dei sacerdoti del sinedrio. Non risulta attestata altrove la forma i.; è tuttavia da notare che il ms. Corsini del Roman de la Rose reca la variante ypocristes al v. 7796 (" Douz amis, qu'est ce que vous dites ... Leggi Tutto

maneggiare

Enciclopedia Dantesca (1970)

maneggiare Luigi Vanossi Il verbo è in Fiore CLXXIV 5 Chi 'l su' amico [non] pensa di pelare, / infin ch'egli aggia penna in ala o in dosso / ... quella cotal dovria l'uon maneggiare; / ché quanto ch'ella [...] costa più di grosso, / più fia tenuta cara, dir lo posso, / e più la vorrà que' tuttor amare (cfr. Roman de la Rose 13697 ss. " Fole est qui son ami ne plume / Jusqu'a la darreniere plume; / Car, qui meauz plumer le savra, / C'iert cele qui meilleur ... Leggi Tutto
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Vocabolario
détto
detto détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
figurale agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...
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