Sassuolo Comune della prov. di Modena (38,7 km2 con 41.521 ab. nel 2008, detti Sassolesi). La cittadina è situata a 121 m s.l.m. allo sbocco in pianura del fiume Secchia (attraversato qui da un grande [...] fu libero comune parteggiante alternativamente per Bologna o per Modena; diventò, verso la fine del 12° sec., feudo della famiglia Della Rosa; poi passò agli Este (1417) che la cedettero ai Pio di Carpi. Tornò agli Este nel 1599.
Notevole il palazzo ...
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Pittore, illustratore e costumista italiano (Colorno 1856 - Boulogne-sur-Seine 1912). Costumista alla Scala di Milano dal 1880 al 1890 e poi collaboratore dei maggiori teatri europei, fu artista estroso [...] di Puccini, 1897; Veritas et Amor di Pizzi, 1904; Don Carlos di Verdi, 1912) ai balletti (Excelsior, 1881; Sport, 1899; Rosa d'amore, 190o; Bacco e Gambrinus, 1905), al circo (Barnum, 1889-90), alle pantomime (Little Bo Peep e Robinson Crusoe, Londra ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) il ...
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Pittore fiammingo (m. 1519), attivo in Spagna dal 1496 per Isabella I la Cattolica, dipinse, in collaborazione con altri fiamminghi, 47 tavolette con la vita di Cristo e della Vergine, alcune delle quali [...] . Eseguì, a Palencia, gli altari di S. Lázaro (in parte al Prado) e della cattedrale. Gli sono attribuiti ritratti di notevole interesse: Giovinetta con bocciolo di rosa (Lugano, coll. Thyssen), Fanciullo con uccello morto (Bruxelles, Musei Reali). ...
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Pittore (Montegrino Valtravaglia 1804 - Cremona 1873). Allievo di G. Diotti a Bergamo, fin dalle sue prime opere mostra un modo di dipingere personalissimo, lontano dalle formule allora dominanti: gamme [...] morbide di grigi, azzurri e rosa, tocco sfatto e sfilacciato, echi correggeschi. Molti tratti del suo stile costituiscono premessa dell'arte di T. Cremona e O. Ranzoni. Eseguì prevalentemente composizioni religiose e ritratti con numerosissimi ...
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Pittore (Vicenza 1639 - Roma 1722). Si formò in patria, risentendo di Pietro della Vecchia, dal quale riprese l'interesse per soggetti di genere. A Roma (dal 1668) svolse una vasta attività (Battesimo [...] di Cristo, entro il 1674, S. Maria del Popolo; decorazione della cappella di s. Rosa, 1674-86, S. Maria in Aracoeli) pur mostrando, nel gusto per il dettaglio e nell'attenzione ritrattistica, la predilezione per scene di vita quotidiana (Maestra di ...
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Pittore spagnolo (n. 1470 circa - m. Siviglia 1545). Probabilmente di origine tedesca, è documentato a Cordova dal 1496 e, dal 1508, a Siviglia, dove lavorò per la cattedrale. Tra le sue opere più significative: [...] la Vergine della rosa (Siviglia, Santa Ana) e la Vergine dei navigatori (tra il 1531 e il 1536; Siviglia, Alcázar), grandiosa rielaborazione del tema tradizionale della Madonna della Misericordia, eseguita per la Casa de contratación di Siviglia. Il ...
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Scultore italiano (Lecce 1852 - Roma 1930). Dal 1869 studiò a Roma all'accademia di S. Luca con I. Jacometti e F. Gnaccarini, frequentando contemporaneamente lo studio di E. Rosa. Eseguì grandi statue [...] (di S. Tommaso per la chiesa di S. Paolo, della Guerra per il monumento a Vittorio Emanuele a Roma; di Garibaldi a Buenos Aires, ecc.), monumenti, bassorilievi e sculture religiose (per la basilica di ...
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Pittore (Bruxelles 1826 - Parigi 1906). Si formò a Bruxelles e stabilitosi a Parigi, ebbe successo per i ritratti, i paesaggi e le marine (Sfinge parigina, 1867, Anversa, Musée royal des beaux-arts; Signora [...] in rosa, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts). Pubblicò anche Impressions sur la peinture. Il fratello Joseph (Bruxelles 1819 - ivi 1892) trattò animali e scene popolari alla maniera fiamminga. ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] di una vastissima produzione di K., dalle immagini sacre alle cartoline sentimentali, alle opere cimiteriali o patriottiche, alla letteratura rosa, ai souvenir, e così via. Ciò che distingue il K. è la pretesa autenticità, e validità, di procedimenti ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...