Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] il fatto è che, per quanto lo studio di tale storia possa essere stimolante o interessante per altri rispetti, esso è non pertinente (a parte singoli particolari tecnici, per cui può essere necessario sapere se e quando certe mosse siano state fatte ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] sapere e degli strumenti della sua trasmissione erano stati i religiosi che operavano nei centri monastici. Questi ultimi mantennero ancora per lungo tempo la loro funzione di luoghi di (v.), poeta di professione di origini non nobili. Dopo la ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] nostra esperienza ci fa vedere come molte persone, che sembrano nonsapere nulla di grammatica (intesa come disciplina da studiare e apprendere a scuola) siano in grado di usare correttamente parole e frasi della lingua. Insomma esiste una grammatica ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] attuale), concedendo loro privilegi e assegnando terre situate nondi rado nelle zone più elevate, verdi e salubri che ha in greco nà): nel Salento [uˈlia ku ˈsːatːʃu] «volevo sapere» [lett. «volevo che so»], in Calabria [ˈvɔɟːu mu ˈbːiu] «voglio ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] sapere universitario elevavano l’istruzione dei laici esclusi dal latino.
Le finalità educative alimentarono anche un’ampia produzione didi esserlo in maniera saltuaria e 22 dinon esserlo da un minimo di 5 a un massimo di 17 anni. Tra le parole di ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] lingua-tetto al di sopra dei tanti dialetti quotidianamente parlati e a diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, 1612, 1623, 1691, 1729-38, 1863-1923), non solo il punto di riferimento fondamentale e concreto per la diffusione della lingua ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] , perse sempre più ambiti d’uso a vantaggio dell’italiano, ma non si deve dimenticare che restò ancora per secoli, in tutta Europa e la «scienza volgare», nel senso del «saperedi mestiere» (Maccagni 1993) di artisti, artigiani e tecnici vari (dalla ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] ma non sappiamo di averla. Altri gesti infine sono inconsci, cioè si fanno ma essendo convinti dinon farli.
Un esempio di passa all’oggetto (l’orologio), dall’oggetto alla sua funzione («sapere l’ora»), e dalla funzione all’azione che ne risulta (« ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] fantasticare che escano i numeri giusti del Superenalotto
(106) poveretto, gioiva tanto che suo figlio fosse così bravo e nonsapevadi essere preso in giro
(107) mi accontenterei che tu mi telefonassi qualche volta
(108) dobbiamo contribuire tutti a ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] annacqua i pensieri più forti, è ridicola, non virile, artificiosa.
All’uomo di stato e poeta inglese Sir Philip Sidney la adattano a discorsi diversi da quelle senza. Per Denis Diderot, che sapeva l’italiano (e l’inglese), «il francese è fatto per ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...