PIO X, papa, santo
Maurilio Guasco
PIO X, papa, santo. – Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista e Margherita Sanson, secondogenito di dieci [...] tutti i chierici di seguire un corso di Sacra Scrittura, decisa con un documento pubblicato nel marzo 1906, . 129-164; P. X. Un papa e il suo tempo, a cura di G. Romanato, Cinisello Balsamo 1987; Le radici venete di San P. X, a cura di S. Tramontin ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] fonti della fede. Luciani appare intriso di Sacra Scrittura (l'aveva insegnata) e cita correntemente la Sul conclave: B. Lai, Il papa non eletto. G. Siri cardinale di S. Romana Chiesa, Roma-Bari 1993, pp. 262-277; G. Zizola, Il conclave. Storia e ...
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GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] riforma della scrittura, che portò all'affermazione della chiara minuscola come scrittura tipica dei , con un seguito di alcuni cardinali preti e diaconi e di nobili romani, partì per nave verso Pisa, dove fu accolto molto amichevolmente. Il ...
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cattolicesimo
Emanuela Prinzivalli
Chiesa cristiana che riconosce nel Papa la suprema autorità religiosa
Nel corso della storia, la religione cristiana ha dato luogo a varie confessioni, ossia a diverse [...] è il capo della Chiesa cattolica, detta anche apostolica e romana
Le radici storiche del primato papale
Il riconoscimento di un all'uomo furono individuate in primo luogo nelle Sacre Scritture ‒ composte dall'Antico Testamento (secondo un canone più ...
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GHISLIERI, Michele
Filippo Crucitti
Abramo di Mosè di Elia, ebreo, nacque a Roma nel 1563. Quando, il 4 giugno 1566, nel corso di una solenne cerimonia in S. Pietro, fu battezzato da papa Pio V Ghislieri, [...] quale fu avviato allo studio della sacra scrittura, cui si dedicò con competenza e assiduità , Delle opere pie a Roma, Roma 1679, pp. 153 s.; P. Mandosio, Bibliotheca Romana…, I, Romae 1682, pp. 10 s.; Clemens XI pont. max., Bullarium, Romae 1723 ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] inizi della cultura scritta della Siria e della Palestina all'età romana e oltre. I più antichi sono i testi di Ebla due ampie serie di tavolette d'argilla con testi in scrittura cuneiforme in lingua accadica testimoniano l'importanza di due diversi ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] . Questi, al pari di Lutero, sosteneva la giustificazione per fede, l'autorità della sola Sacra Scrittura, negava, di conseguenza, l'autorità della Chiesa romana - ritenendo tutti i fedeli, in quanto tali, sacerdoti - e il ruolo di intercessione dei ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] è l'affermazione che "Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture" (1 Cor. 15, 3; Penna, 1991) e il quadro della più rilevante pregnanza. E dove, all'incrocio della via romana per Locronan (Cornovaglia) esiste e resiste la Kroaz Keben, una ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] . Secondo il Liber pontificalis, erano tutti "molto dotti nelle divine Scritture e nei segreti dei santi canoni" - a differenza, parrebbe, di quello che era in grado di offrire la piazza romana. Fra le decisioni prese in tale sede, una escludeva che ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] soglio pontificio di N. come il frutto di una decisione unanime "dei Romani": il clero, i nobili (il Senato), il popolo. L'insistenza mentre si fabbricavano privilegi o diplomi "in lingua e scrittura barbare" (in altre parole: imitazioni dei diplomi ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...