CAMPANIA
M. D'Onofrio
Regione dell'Italia meridionale, i cui confini medievali, assai più estesi di quelli attuali, comprendevano, tra l'altro, centri artisticamente importanti come i monasteri di Montecassino [...] scuola artistica regionale, bensì fu centro di ricezione, fusione, importazione di tendenze e prodotti, nonché di romanici a S. Agata dei Goti. Il duomo e la chiesa diSan Menna (Collana di studi di storia dell'arte, 2), Roma 1980; V. Pace, Aspetti ...
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Indicazione geografica protetta dei vini prodotti nell’intero territorio della regione Campania. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, passito bianco, passito rosso, passito rosato, liquoroso bianco, liquoroso rosso, novello rosso e novello rosato, tutte ottenute da uve provenienti da uno ... ...
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Regione dell’Italia meridionale. In età storica la C. presenta una fisionomia etnica, politica e culturale estremamente complessa, che la tradizione antica schematizzò nel senso di una successione di invasioni e occupazioni. Sulla fascia costiera del Golfo di Napoli, a partire dall’8° sec. si stanziarono ... ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro e confina con Lazio, Molise, Puglia e Basilicata. Capoluogo di regione è Napoli.
Caratteristiche ... ...
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Geografia umana ed economica
di Luigi Stanzione
La tradizionale immagine che vedeva il territorio regionale distinto in due sub-aree abbastanza nettamente differenziate, quella costiera e quella interna, lascia ormai spazio a un disegno più complesso e articolato connotato da alcuni elementi di permanenza, ... ...
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Claudio Cerreti
Terra di contrasti
Non è facile definire la Campania. Ha un lungo litorale, ma non è solo una regione marittima: l'interno è montuoso e in qualche tratto i monti arrivano al mare. Il suo capoluogo, Napoli, è tra le città più popolose d'Italia, però la Campania è regione agricola e un ... ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da una struttura insediativa che esalta tali differenze territoriali. Nella regione non si è avuto quel ... ...
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Con oltre 5 milioni di abitanti la C. continua ad occupare il secondo posto, dopo la Lombardia, tra le regioni italiane per popolazione e il primo per densità (370 ab. per km2), ma si trova al sesto per reddito complessivo, sebbene il reddito per abitante sia pari ai due terzi di quello nazionale, avendo ... ...
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Mario Santoro
Da un passo del De vulgari Eloquentia (I IX 4) risulta che D., nel quadro della sua sommaria divisione dell'Italia meridionale, distingueva nell'ambito dell'Apulia la regione campana, nel versante occidentale dell'Appennino, comprendendovi Napoletani e Gaetani. Ma in effetti mancano nell'opera ... ...
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La Campania è una delle più popolose regioni d'Italia e conta (1951) 4 milioni 346.264 ab., ripartiti tra 538 comuni. Tale popolazione è notevolmente aumentata (18%) rispetto a quella del 1936 e vive attualmente per 5/6 nei centri (3.620.179) e per il resto in nuclei (192.437) e in case sparse (538.648). ... ...
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Da uno stato di relativa floridezza, dovuto ai grandi lavori di bonifica, alla crescente importanza del porto di Napoli per la valorizzazione dei possedimenti africani, allo sviluppo sempre crescente delle industrie turistiche, la C., che ha visto sul suo territorio infuriare la guerra nell'autunno ... ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte del territorio da cui per molti secoli la regione fu costituita e del quale Capua fu località principale. ... ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] le grandi sale dei palazzi pubblici.La presenza a Roma di figure di rilievo come Pietro Cavallini (v.) poté comunque avere riflessi significativi sul territorio, per es. nel S. Nicola a SanVittore del Lazio (inizi sec. 14°), nel S. Antonio Abate a ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] della non lontana abbazia diSan Galgano, presso Chiusdino, esempi dei plutei fitogeometrici pisani della scuoladi Guglielmo (Pisa, Mus. dell'Opera di medaglioni con i quattro santi Giusto, Clemente, Vittore e Ottaviano (Volterra, Mus. Diocesano di ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] Mauro (lat. 22; scuoladi Reims, dell'830 ca.), il De variis computis temporum di Beda il Venerabile (lat. 50; da Massay, dell'825 ca.), un evangeliario (lat. 6; scuola renana, dell'825-850 ca.) e un lezionario (lat. 37a; da San Gallo, dell'850 ca ...
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VERCELLI
C. Segre Montel
(lat. Vercellae)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata in posizione pianeggiante, sulla riva destra del fiume Sesia.
L'insediamento moderno insiste sui preesistenti [...] Vittore), tutti ripartiti da corsi di archetti pensili - si conserva ancora la chiesa dell'originario priorato di contorni di un'eventuale scuola La biblioteca di Guala Bicchieri; Le biblioteche di Giacomo de Carnario e del convento diSan Paolo a ...
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LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] di quell'anno furono traslate le reliquie di s. Bassiano alla presenza del Barbarossa e della consorte, dell'abate di Cluny e dell'antipapa Vittore l'esistenza della scuoladi Piacenza. Allo -97; C.M. Maiocchi, Maestro diSan Bassiano, ivi, pp. 89-91; ...
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BRESSANONE
M. E. Savi
(ted. Brixen; Pressena, Prihsna, Brixina nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige sviluppatasi in epoca medievale presso la confluenza dell'Isarco e del Rienza, nell'area dello [...] analoga allo schema del piano diSan Gallo (San Gallo, Stiftsbibl., 1092), abbazia che il vescovo di B. Meginberto sicuramente visitò complesso abbaziale sono da ricordare la cappella di S. Vittore e quella di S. Michele Arcangelo. La prima, ...
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FABRIANO
E. Simi Varanelli
Cittadina delle Marche (prov. di Ancona) situata in una conca attraversata dal torrente Giano, affluente di sinistra del fiume Esino, e posta sul versante orientale della [...] da importanti centri monastici: S. Lucia dal monastero di S. Angelo infra hostia, S. Biagio da SanVittore delle Chiuse, S. Cristoforo da Santa Maria dell'Appennino, S. Nicolò da San Silvestro di Montefano, Ss. Biagio e Romualdo, ricostruita sul sito ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] , 1972). Il b. visigoto diSan Miguel di Tarrasa, l'antica Egara, a di Classe, compariva anche l'immagine del fondatore, il vescovo Vittore (538-545; Deichmann, 1976); i ritratti di s. Martino e di Paolino di accosciato, ancora discuola antelamica, ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] ascritti alla stessa scuola anche il ciborio conservato nella chiesa di S. Cristinziano a San Martino sulla Marrucina presso Guardiagrele, distrutto nel 1919, e i frammenti erratici di un ambone o ciborio rinvenuti presso l'abbazia diSan Clemente a ...
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vittorini
s. m. pl. – Nome dato genericamente ai canonici regolari dell’abbazia di San Vittore a Parigi, ma più in partic. al gruppo di teologi della scuola fiorita in quell’abbazia, nel 12° sec., dei quali, massimi, Ugo e Riccardo di S. Vittore.
superciliosita
superciliosità s. f. inv. Supponenza, arroganza nel giudizio. ◆ La tv è la finestra sul cortile e non tollera più la superciliosità di plastica dei critici, quest’autopromozione a pensatori negativi, ad esponenti della scuola...