Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] passando da una all'altra continuamente, mostrando la violenza umana nelle varie epoche della storia. Fu però SergejM. Ejzenštejn a teorizzare nei suoi scritti vari tipi di montaggio: "montaggio delle attrazioni" (strumento per attirare l'attenzione ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] che culmina con un cubitale "Brat′ja!" ("Fratelli!") nel finale di Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin) diretto da SergejM. Ejzenštejn, o al contrario si spegne in un "Gossip" di formato sempre più esiguo in Lady Windermere's fan (1925 ...
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Fuori campo
Pietro Montani
Inteso in senso tecnico, il termine indica uno spazio che, pur se esterno rispetto al ritaglio operato dall'inquadratura, contiene elementi della rappresentazione audiovisiva [...] ' tiene in riserva, su questo punto, elementi che aspettano ancora di essere pienamente compresi e sviluppati.
Fu SergejM. Ejzenštejn a richiamare esplicitamente l'attenzione sull'importanza (e insieme sulla non specificità) del f. c. nel cinema ...
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Sincronismo e asincronismo
Daniele Dottorini
Per sincronismo nel cinema si intende tecnicamente la corrispondenza ‒ temporale o logica ‒ tra l'immagine e il suono, frutto appunto dell'insieme delle [...] si fossero sfruttate di più le sue possibilità estetiche, come sostenne René Clair e come soprattutto argomentarono SergejM. Ejzenštejn, Vsevolod I. Pudovkin e Grigorij V. Aleksandrov nel 'Manifesto sull'asincronismo' (1928), in cui i tre registi ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] di fronte alla s. stessa in un'ottica di contemplazione. Già i cineasti sovietici, come Dziga Vertov e SergejM. Ejzenštejn, avevano denunciato l'idealismo di questo procedimento che prescinde dalla dialettica del montaggio, così come più tardi i ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] Epstein a Béla Balázs, da Vsevolod I. Pudovkin a SergejM. Ejzenštein, da Jean Mitry a Edgar Morin, sino ai neuen Kunst, Wien 1949 (trad. it. Torino 1952, pp. 60-100).
S.M. Ejzenštejn, Film form, New York 1949 (trad. it. Forma e tecnica del film e ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] , e, in tutt'altro contesto, al montaggio intellettuale di SergejM. Ejzen-štejn. Si tratta di percorsi e stili di messa in Italia con il titolo La congiura dei boiardi) Ejzenštejn sperimentò il colore come un elemento essenziale nella costruzione di ...
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