ENRIQUES, Gianfranco (noto come Franco Enriquez)
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 20 nov. 1927 da Eugenio (ma in realtà figlio adulterino del direttore d'orchestra Vittorio Gui) e da Elda Solaroli, [...] di ritmo e in una equilibrata fusione dei diversi valori". Il 14 luglio 1962 fu la volta de La bisbetica domata di Shakespeare allestita al teatro Romano di Verona: ad essa l'E. conferi un carattere di novità riportando ai nostri tempi l'azione che ...
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Creatore del Teatro dei Piccoli e pubblicista (Cividale del Friuli 1883 - Ginevra 1959). Nel 1914 a palazzo Odescalchi, a Roma, diede vita alla compagnia di marionette I piccoli di P., che portò poi in [...] tutto il mondo. Seppe innestare sulle vecchie tradizioni marionettistiche un senso raffinato d'arte, allestendo spettacoli con soggetti tratti da Shakespeare, C. Gozzi e autori moderni, su musiche di Rossini, Mozart, Donizetti, Paisiello, ecc. ...
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Scrittore tedesco (Meissen 1719 - Sorö, Danimarca, 1749), fratello di Johann Adolf. Studiò diritto e filosofia a Lipsia; dal 1748 fu professore all'accademia militare danese di Sorö. Fu la personalità [...] seguaci, poi ribelli, di Gottsched. Come teorico, precorrendo Lessing, introdusse per primo in Germania lo studio di Shakespeare (Vergleichung Shakespeares und Andreas Gryphs, 1741), e promosse un tentativo di riscatto del teatro tedesco dal modello ...
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Nome d'arte dell'attrice inglese Vivian Mary Hartley (Darjeeling, India, 1913 - Londra 1967). Esordì con successo nel 1935 sui palcoscenici e sullo schermo e ottenne grande fama con l'interpretazione di [...] la coppia più famosa e prestigiosa delle scene inglesi. Interprete nel 1942 di Shaw, nel 1945 di Wilder, nel 1948-49 di Shakespeare e Anouilh all'Old Vic, nel 1949 ottenne uno dei suoi maggiori successi in A streetcar named desire di T. Williams, che ...
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Attore drammatico italiano (Milano 1910 - ivi 1995); ha esordito a Milano nel 1939. Ha fatto parte di numerose compagnie; dal 1952 ha collaborato col Piccolo Teatro di Milano, con una breve interruzione [...] 1962 al 1965). Ha fornito ottime interpretazioni in una vasta gamma di possibilità drammatiche (da Bruto nel Giulio Cesare di Shakespeare all'Enrico IV di Pirandello, dall'Egoista di Bertolazzi a Un caso clinico di Buzzati, dal Giardino dei ciliegi ...
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Regista teatrale inglese (Oswestry 1922 - Londra 1986). Iniziò la sua attività di regista allestendo, nella sua qualità di insegnante, una serie di spettacoli scolastici; nel 1956 fondò lo Youth Theatre, [...] un teatro completamente gestito da ragazzi, che raggiunse in poco tempo un livello artistico eccezionale. C. ha diretto con notevole successo quasi tutte le opere di Shakespeare, in particolare: Hamlet, 1959; Richard III, 1964; Julius Caesar, 1970. ...
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Attrice teatrale italiana (Roma 1925 - ivi 1987). Uscita dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, si rivelò in I dialoghi delle Carmelitane di G. Bernanos (1952; regia di O. Costa). Dotata di una voce [...] di una bella presenza scenica, si è misurata con la drammaturgia contemporanea (Fabbri, Cocteau) e con i classici (Shakespeare, Alfieri, Goldoni), mostrandosi attrice tragica di grandi risorse in testi come Edipo re di Sofocle (1963); Andromaca (1964 ...
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Olivier, Laurence Sir (propr. Laurence Kerr)
Guido Fink
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo inglese, nato a Dorking (Surrey) il 22 maggio 1907 e morto a Steyning (West Sussex) l'11 [...] 'parlare male di Churchill'. Memorabile fu infine la stagione 1973 all'Old Vic, dove O. interpretò Shylock nel Merchant of Venice di Shakespeare, James Tyrone in Long day's journey into night di E. O'Neill e Antonio in Sabato domenica e lunedì di E ...
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Attore italiano (San Zenone al Po 1868 - Napoli 1912). Filodrammatico nella prima giovinezza, attore in modeste compagnie nomadi, fu poi scritturato in compagnie regolari di buon nome, e solo dopo un faticato [...] di Roma, nel 1906 ne divenne direttore, meritandosi il pieno favore del pubblico con splendide esecuzioni (Giulio Cesare di W. Shakespeare, Orestea di Eschilo, I tessitori di G. Hauptmann, I venti dorati di E. Fabre, La Nave di G. D'Annunzio ...
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Commediografo e critico teatrale italiano (Carrara 1885 - Roma 1968). È autore di commedie in cui un relativismo sfumato d'ironia, d'impronta pirandelliana, si coniuga con un sottile intimismo. I suoi [...] testi più significativi sono centrati su figure femminili (La donna di nessuno, 1919; Ruota, 1933; L'incrinatura, 1937; Isa dove vai?, 1937). Ha curato traduzioni di testi classici (Shakespeare) e contemporanei. ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...