Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] classici pagani e dell'umanista Lorenzo Valla, il quale divenne uno dei suoi modelli e da Francesco I di Francia, dall'arciduca Ferdinando d'Austria, dal re Sigismondo di Polonia, e lo sconvolgimento del suo vecchio mondo letterario, allora iniziò ...
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Il cantone di A. si estende sopra un'area di 1404 kmq. fra il Baden germanico e i cantoni di Zurigo, Zug, Lucerna, Soletta e Basilea. Ha la forma di una foglia trilobata ed è attraversato, quasi nel suo [...] nel 1803. Degli abitanti, i nove decimi parlano il tedesco, mentre per la religione da Zurigo e dagli altri confederati appoggiati dal re Sigismondo. Da allora, e fino al 1798, vi vecchie cattoliche, che nel 1875 si riunirono all'episcopato vecchio ...
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MERANO (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe GEROLA
Antonio ZIEGER
Città della reġione altoatesina (prov. di Bolzano) sulla grande conoide formata dal fiume Passirio al suo sbocco nell'Adige. [...] tarda alcune pale di Martino Knoller e diverse opere degli scultori meranesi della famiglia Pendl. Il Castelletto, eretto dall'arciduca Sigismondo di Austria, nonostante gli eccessivi restauri recenti, conserva antiche suppellettili di pregio. Altri ...
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VITTORIO EMANUELE I re di Sardegna
Francesco Lemmi
Secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda dei Borboni di Spagna, nato a Torino il 24 luglio 1759, morto nel castello di Moncalieri [...] i suoi precettori il cav. Papacino d'Antoni e il barnabita Giacinto Sigismondo Gerdil, poi cardinale. Duca d'Aosta, ilvecchio stato subalpino dalla bufera distruggitrice e fecondatrice della grande rivoluzione. Nella seconda metà del 1820, dopo il ...
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Cardinale, nato nel 1422 a Pescia, e più precisamente' a Villa Basilica. Studiò a Firenze sotto la guida di Carlo e Leonardo d'Arezzo, sentì le lezioni di Giannozzo Manetti e del Guarino, e si addottorò [...] lo creò cardinale di S. Crisogono il 18 dicembre 1461. Pio II nei un momento critico, quando Sigismondo Malatesta di Rimini, gli estremi conforti al vecchio papa morente, recatosi al Papiense lo stesso favore che i predecessori. L'A. si ritirò ...
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Fu l'organizzatore del principato moldavo, fondato dai suoi antenati verso la metà del sec. XIV. Figlio di Romano e di Anastasia, salì nel 1399 al trono insieme col fratello Bogdan, dopo la morte di un [...] il dominio di A. parve costituire il riavvicinamento, avvenuto sulla fine del 1411, tra l'imperatore Sigismondo, re d'Ungheria, e Vladislav Iagellone. Ii suoi rapporti con Costantinopoli, che resisteva ancora all'ondata degl'infedeli; da vecchio, ...
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. Famiglia fiorentina, staccatasi da un ceppo originario, il cui capostipite sarebbe stato un Sichelmo patrono di San Michele di Passignano e signore di Montebuoni, Petroio, Fabbrica, Sambuca. Si denominò [...] generale di Sigismondo d'Ungheria. Il ramo degli Scolari seguì la parte imperiale, da ciò l'esilio definitivo dopo la battaglia di Benevento; i B. si schierarono con la parte della Chiesa e di Carlo d'Angiò; e da ciò l'occasione di recarsi presso ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] il suo interessamento per i progressi della Controriforma in Polonia, senza esito rimasero invece i suoi tentativi di indurre Sigismondo specie pp. 33 ss., 126 ss.; per i rapporti con la Spagna, oltre al vecchio, già citato, R. de Hinojosa, Los ...
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PIO III, papa
Matteo Sanfilippo
PIO III, papa. – Secondo la tradizione, Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque a Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito del giurista Nanni di Piero [...] il cardinale senese era infatti vecchio e malandato, quindi un ottimo candidato di transizione. I primi abboccamenti tra i (1903), pp. 102-138; Id., La vita e l’opera di Sigismondo Tizio, 1458-1528, Siena 1903; G. Marini, Degli archiatrii pontificii, ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] morte di Sigismondo Malatesta. Quando Malatesta Novello morì, l'oligarchia cesenate decise di rispettare il trattato e nel Vecchio e Nuovo Testamento cui i fedeli possono attingere senza intermediari. Erano conseguentemente negati sia il ruolo ...
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