Romano (m. 827); cardinale del titolo di S. Sabina, fu eletto a succedere a Pasquale I, tra il febbraio e il maggio dell'824, non senza contrasti, col favore della nobiltà romana. S'accordò con l'imperatore [...] e l'altro papale, fossero sempre presenti in Roma, e che il pontefice fosse eletto dal clero romano, con la partecipazione anche dei laici (Sacramentum cleri et populi romani). Indisse nell'826 un sinodo che si occupò di riforme disciplinari. ...
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Celio Felice, figlio di Felice, di nobile famiglia romana, prete del titolo di Fasciola, fu eletto il 13 marzo 483 a succedere a papa Simplicio e subito si mise ad agire energicamente contro Acacio, patriarca [...] imperatore contro il concilio di Calcedonia. E, poiché i legati di Costantinopoli tradirono il loro mandato, F., radunato un sinodo a Roma (28 luglio 484), li depose e con loro anche Acacio. Condannò pure i patriarchi Pietro Fullone di Antiochia ...
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GIAFFERRI, Luigi
Ersilio Michel
Patriota còrso, nato nel 1663 a Talasani, morto nel 1748 a Napoli. Di nobile famiglia, si avviò alla carriera militare, ponendosi a servizio della repubblica di Venezia. [...] insurrezione contro il governo genovese, redasse l'appello alle armi dei Corsi ai loro fratelli del continente e convocò un sinodo o assemblea di teologi a Orezza, per far dichiarare la guerra lecita, utile, santa. In varî scontri, e più specialmente ...
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METROFANE, Critopulo (Κριτόπουλος Μητροϕάνης)
Teologo greco, nato in Berea di Macedonia, morto in Valacchia nel 1639. Da giovane fu monaco al Monte Athos; poi da Cirillo Lukaris fu mandato a studiare [...] Lukaris, in seguito divenne metropolita di Menfi e poi (1637) patriarca di Alessandria. L'anno successivo prese parte al sinodo di Costantinopoli, dove si schierò contro il Lukaris.
Infatti, nonostante gli studî compiuti in Occidente in armonia col ...
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È presso i monaci greci la carica corrispondente a quella dell'abate presso i latini; a rigore però l'egumeno è soltanto di un monastero (lavra) di vita cenobitica, mentre a capo di un monastero di vita [...] per determinate gravi mancanze. La sua elezione spetta ai monaci, la sua conferma e benedizione all'autorità ecclesiastica (patriarca, santo sinodo, ecc.) da cui il monastero dipende. Nel suo ufficio l'egumeno è assistito da un capitolo di monaci. ...
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SANSEVERINO, Lucio
Giulio Sodano
– Nacque nel 1564 molto probabilmente a Saponara, figlio di Giovanni Giacomo, quarto conte di Saponara, e di Cornelia Pignatelli. Fece parte del grande casato dei Sanseverino [...] gli atti nel 1618, con dedica a Paolo V.
Nonostante gli atti non presentino spiccati caratteri di originalità il sinodo fu considerato tra i più rilevanti dell’epoca. Sanseverino, in piena continuità con i suoi predecessori, deplorò energicamente l ...
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Giansenista (Brescia 1737 - Pavia 1827). Sacerdote (1760), prefetto degli studî al collegio irlandese a Roma (1771-77), poi prof. di teologia morale all'univ. di Pavia (1778) e, nella stessa città, prefetto [...] filosofia morale, diritto naturale e pubblico all'università. Polemista vivace, amico di Scipione de' Ricci, fu promotore del sinodo di Pavia, e contribuì, con gli scritti e l'insegnamento, alla diffusione in Italia delle tesi giansenistiche. Il suo ...
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1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, 27 settembre. 2. Patriarca di Costantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto "brigantaggio di Efeso" ove F. stesso fu deposto e ...
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Ecclesiastico (Malhide, Dublino, 1620 - Dublino 1680). Entrato nei gesuiti (1635) e ordinato prete a Roma, insegnò teologia ad Anversa. Ebbe numerose missioni diplomatiche da Carlo II quando questi era [...] di complotto con i gesuiti lasciò la corte ritirandosi sul continente. Nel 1669 fu consacrato arcivescovo di Dublino; radunò quel sinodo diocesano (1670) e altre assemblee nell'intento di riportare la concordia tra i partiti irlandesi. In esilio in ...
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AGATONE, papa
Girolamo Arnaldi
Siciliano di nascita, forse professò la vita monastica prima d'entrare nel clero romano.
Consacrato pontefice il 27 giugno 678, A. ricevette la lettera "pro adunatione [...] (per tale data, cfr. Vita Wilfridi, c. 53, p. 248), s'era tenuto a Roma, sotto la presidenza di A., un sinodo "adversus eos, qui unam in Domino Salvatore voluntatem atque operationem dogmatizabant" (Beda, Historia ecclesiastica, l. V c. 19, p. 326 ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
sinodico
sinòdico agg. [dal lat. tardo synodĭcus, gr. συνοδικός, der. di σύνοδος (nelle due accezioni del termine greco)] (pl. m. -ci). – 1. non com. Sinodale. Con riferimento a sinodo nel sign. ant. di concilio, lettera s. (o assol. sinodica...