Patriarca di questa città, dal 471 al 489, è noto soprattutto per aver proposto, fors'anche redatto, d'intesa con Pietro Mongo, patriarca d'Alessandria, l'Editto di unione o Enotico (‛Ενωτικόν), che l'imperatore [...] informato dell'editto, dapprima protestò contro il rigetto del concilio di Calcedonia in esso contenuto; poi, in un sinodo di 67 vescovi, scomunicò e depose Acacio. Questi, favorito dall'imperatore, resistette, anche dopo una seconda condanna romana ...
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DAMASO II, papa
Paolo Bertolini
Tirolese di origine ("natione Noricus, qui alio vocabulo Baguurarius dicitur", scrive di lui l'anonimo autore della brevissima biografia di questo papa inserita nel Liber [...] dal re e dai'padri sinodali a riconoscersi colpevole e ad abdicare. Quanto a Silvestro III, fu dichiarato deposto. Una nuova sinodo, tenutasi a Roma il 24 di dicembre, decretò la decadenza di Benedetto IX ed elesse al soglio di Pietro il vescovo di ...
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CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] , monaci e suore: in essi si propone un modello ideale di vita e di azione. Ma accanto alla grande apertura che questo sinodo dimostra da parte del C., accusato per altro dal clero di Avignone (come risulta dalla protesta allegata ai decreti del ...
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CESI, Angelo
Luigi Cajani
Nacque a Roma nel 1530 da Venanzio Chiappino o da Filippa Uffreduzzi, nobile di Todi. Appartenne al ramo dei Cesi discendenti da Pier Donato, figlio del capostipite Pietro. [...] seggio episcopale era occupato ininterrottamente dal 1523 da membri della sua famiglia.
Nel gennaio del 1568 il C. celebrò il sinodo diocesano per pubblicare i decreti del concilio di Trento. Ma oltre a ciò non sembra che egli nei primi anni del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Emilio Santoro
Vincenzo Lavenia
Nei Ragguagli di Parnaso (II, 14) Traiano Boccalini rappresentò Tacito che lamenta l’assenza di storici moderni dotati di sale politico. La sola eccezione è quella [...] carriera, dopo la morte dello zio fu arcivescovo di Cosenza (1617) e di Urbino (1623). Il 7 settembre 1627 tenne il sinodo e più tardi facilitò il passaggio del ducato sotto il dominio dei pontefici con la fine dei Della Rovere. Gli sono attribuite ...
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Discendente (n. Costantinopoli 1292 circa - m. in Grecia 1383) da nobile famiglia greca, fu acclamato imperatore dalle milizie (1341), ma riuscì a salire al potere solo nel 1347, dopo una lunga guerra [...] sotto la minaccia di essere escluso dal potere, nel 1354 lo costrinse ad abdicare. Scrisse opuscoli polemici e una storia dell'impero dal 1320 al 1356. Sotto il suo regno (1351) un sinodo costantinopolitano si concluse con la vittoria degli esicasti. ...
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Prelato di nobiltà franca (n. 616 circa - m. presso Arras 679-80), nipote di Didone, vescovo di Poitiers, che lo creò arcidiacono, poi abate di Saint-Maixent (653), e vescovo di Autun (659). Molto influente [...] II a re di Neustria e di Borgogna. Caduto in disgrazia e imprigionato, fu messo in libertà alla morte di Childerico; ma Ebroino lo fece arrestare di nuovo e, sanzionata la sua condanna da un sinodo, uccidere. Onorato come martire; festa, 2 ottobre. ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa (card. Albino Luciani)
Giovanni Caprile
Nato a Forno di Canale (dal 1964 Canale d'Agordo) in provincia e diocesi di Belluno, il 17 ottobre 1912, da famiglia operaia, compì gli [...] patriarcale di Venezia, annoverandolo tra i cardinali nel concistoro del 5 marzo 1973. Partecipò al Concilio Vaticano II e al Sinodo dei vescovi del 1971, 1974, 1977. Dal 1972 al 1975 fu anche uno dei vicepresidenti della Conf. Episcopale Italiana ...
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. Storia dflla Chiesa. - La Curia Romana è il complesso di tutti i dicasteri di cui si vale il papa in via ordinaria per trattare gli affari che riguardano la Chiesa cattolica. Non è quindi da confondersi [...] pontificia (v.).
Col progressivo accentrarsi in Roma del governo della Chiesa, il vescovo di Roma si valeva, oltre che dei sinodi e concilî da lui convocati per trattare affari più gravi e dirimere controversie, anche dei consigli e dell'opera del ...
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TICONIO (Ticonius, Tychonius, ecc.)
Scrittore cristiano africano, morto intorno al 400. Donatista, egli cercò di trovare argomenti a favore della sua setta; laico, e fortemente influenzato dal pensiero [...] malvagi nel seno stesso della Chiesa. Con ciò, egli forniva un'arma poderosa ai cattolici; e per questo fu condannato in un sinodo donatista, circa il 378, ad opera di Parmeniano, che scrisse contro di lui un'opera, alla quale replicò poi S. Agostino ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
sinodico
sinòdico agg. [dal lat. tardo synodĭcus, gr. συνοδικός, der. di σύνοδος (nelle due accezioni del termine greco)] (pl. m. -ci). – 1. non com. Sinodale. Con riferimento a sinodo nel sign. ant. di concilio, lettera s. (o assol. sinodica...