Uomo politico inglese (Manchester 1863 - Llanystumdwy, Galles, 1945). Liberale, deputato ai Comuni a partire dal 1890, promotore di significativi provvedimenti nell'ambito delle politiche sociali, fu a [...] -22). Svolse un importante ruolo di mediazione alla Conferenza di pace di Versailles (1919) e nell'istituzione dellaSocietàdelleNazioni. Riuscì inoltre a porre termine alla rivolta in Irlanda facendo accettare il trattato del 1921, che instaurava ...
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Cittadina della Svizzera meridionale (14.909 ab. nel 2008), nel Canton Ticino, posta a 205 m s.l.m. sulla sponda nord-occidentale del Lago Maggiore, alla foce del Maggia. Distante 11 km dalla frontiera [...] rientrava con parità di diritto nel rango di grande potenza. Il patto, entrato in vigore con l’ingresso della Germania nella SocietàdelleNazioni (1926), instaurò un periodo di distensione tra le potenze europee (‘spirito di L.’). Fu denunciato da A ...
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(turco Ískenderun) Città e porto della Turchia (177.294 ab. nel 2007), nella provincia di Hatay, sulla costa sud-orientale del golfo omonimo. Il commercio è rappresentato in esportazione soprattutto da [...] Siria (1936), la Turchia chiese l’indipendenza anche per il sangiaccato, ricorrendo alla SocietàdelleNazioni: si venne agli accordi del maggio 1937, che garantivano l’integrità territoriale, la smilitarizzazione del sangiaccato e una zona franca ...
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Uomo politico britannico (Londra 1862 - Fallodon, Northumberland, 1933). Liberale, ministro degli Esteri dal 1905, sostenne l'intervento nella prima guerra mondiale (1914) e fu artefice del trattato segreto [...] si dimise; finita la guerra, eletto ambasciatore a Washington (1919-20), si adoperò per ottenere l'ingresso degli USA nella SocietàdelleNazioni, di cui fu tra i più accesi fautori. Sostenne ancora, malato e quasi cieco, fino al 1926, l'opposizione ...
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Diplomatico e uomo politico sovietico (Białystok 1876 - Mosca 1951). Esponente del partito socialdemocratico russo, fu arrestato a Kiev nel 1901 per attività rivoluzionaria, ma nel 1902 riuscì a evadere [...] relazioni diplomatiche con gli USA (nov. 1933) e ottenne l'ammissione dell'URSS alla SocietàdelleNazioni (18 sett. 1934). Sostenitore della politica societaria della sicurezza collettiva, in risposta al dinamismo hitleriano, concluse nel 1935 i ...
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Giurista e uomo politico (Clinton 1845 - New York 1937). Avvocato, legato al leader repubblicano Th. Roosevelt, fu ministro della Guerra (1899-1903) e poi segretario di stato (1905-09). In tale veste dette [...] mondiale nel 1912 ottenne il premio Nobel. Senatore repubblicano (1909-15), sostenne alla fine della prima guerra mondiale il progetto dellaSocietàdelleNazioni, battendosi per la ratifica del trattato di Versailles, e lavorò poi (1920) al progetto ...
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(arabo Nā´bulus) Città della Palestina (135.000 ab. ca.), nella Cisgiordania, presso il luogo dell’antica Sichen, su un altopiano a 520 m s.l.m., tra il Monte Ebal (a NE) e il Monte Gerizim (a SE), nel [...] il 1099 e il 1187, dal 16° sec. alla fine della Prima guerra mondiale fece parte dei domini ottomani. Amministrata dopo il 1918 dalla Gran Bretagna, potenza mandataria in Palestina per conto dellaSocietàdelleNazioni, dal 1948 ha seguito le sorti ...
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Uomo politico cèco (Kožlany 1884 - Sezimovo Ustí 1948); allievo e collaboratore di T. G. Masaryk, durante la prima guerra mondiale condusse insieme a lui la lotta contro l'impero asburgico. Ministro degli [...] lo rappresentò alla Conferenza di Parigi (1919-20) e presso la SocietàdelleNazioni (di cui fu presidente nel 1935); nel 1935 successe a Masaryk come presidente della repubblica. Il suo tentativo di porre un argine all'espansionismo tedesco mediante ...
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Quattro trattati di pace furono stipulati a Versailles: il primo nel 1756 tra Francia e Austria sancì il cd. rovesciamento delle alleanze, preludio alla guerra dei Sette anni; nel 1768 il trattato tra [...] noto è quello del 1919, concluso, alla fine della Prima guerra mondiale, tra le potenze alleate e associate vincitrici e la Germania sconfitta, pesantemente sanzionata; la prima parte di quest'ultimo conteneva lo statuto dellaSocietàdelleNazioni. ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1874 - Buchenwald 1944). Fu tra i fondatori, nel 1908, dell'Unione democratica, di cui fu poi presidente, ma nel 1912 divenne socialdemocratico. Passato al Partito socialdemocratico [...] 1918 al genn. 1919, deputato al Reichstag dal 1920, nel 1922 rientrò nella SPD. Rappresentò la Germania alla SocietàdelleNazioni, ma all'avvento del governo nazista (gennaio 1933) dovette riparare in Francia, dove tentò di unire gli esuli tedeschi ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
mandato s. m. [dal lat. mandatum, der. di mandare «affidare»]. – 1. a. In genere, ordine (o direttiva, istruzione) di eseguire qualcosa: impartire un m., ricevere un m.; agire contro il m. ricevuto; rechi il m. di Belzebù? (Leopardi). b. Commissione;...