«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] Considerare un sistema modale in quest’ottica significa semplificarne la natura e dunque tradire l’uso che la nostra lingua, e proprio mutamento: la concorrenza di congiuntivo e indicativo in certi contesti c’è sempre stata ed è un dato stabile in ...
Leggi Tutto
È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] volitiva e significava voglio giocare, da cui è stato estratto il concetto di posteriorità. Will è infine diventato un ausiliare per di uno dei più potenti e affascinanti mezzi che la natura ci offre per interagire col mondo.
Per saperne di ...
Leggi Tutto
[leggi la prima parte]
Oltre al testo poetico in sé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] degli dèi porta con sé la perdita di ogni piacere, proprio unicamente dello stato mediano in cui l’uomo si inserisce: «E proprio è il diletto dell’imparamento, per che questo è un ritorno in perfezione dinatura, e le così tali tutte piacere arrecano ...
Leggi Tutto
La storia della metafisica occidentale, al di là di tutte le differenze specifiche proprie di autori, periodi e contesti culturali diversi, ha sempre avuto, dall’antichità all’epoca moderna, una caratteristica [...] natura esperienziale, sono esperienza (a questo elemento ci si riferisce di solito col termine di ‘pan-esperienzialismo’). Si tratta evidentemente di loro (proprio come i punti di un campo di forza), allora lo statodi ogni entità attuale è sempre il ...
Leggi Tutto
Cormac McCarthy non indulge certo in ingenui concessioni alle presunte virtù di vinti o vincitori. Né la retorica manierista e pseudo-rousseauiana del “buon selvaggio” messicano, né il tono celebrativo [...] Di qualunque natura fossero i suoi antenati, lui era qualcosa di totalmente diverso dalla loro somma, né c’era modo di soddisfatto del mondo, come se al momento della creazione fosse stato richiesto il suo parere» (144). È quasi superfluo sottolineare ...
Leggi Tutto
Nella traduzione della mela (in un'arancia) provo a denunciare me stessa, Un modo di possedere. La mia parte. Del frutto. Del piacere. Di arrivare a dire ciò che non posso ancora assicurare per mio unico [...] e la sua natura. Come riporta Treccani, il femminismo è, in prima istanza, un «movimento di rivendicazione dei diritti economici stato nel quale vige la legge del più forte. Di conseguenza, le donne sono sottomesse e costrette a vivere relazioni di ...
Leggi Tutto
Mentre curiosavo in libreria, nella sezione classici, mi sono imbattuta nel Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, un libretto di Leopardi, personaggio molto noto, nell’immaginario [...] perché egli è certo che i caratteri più vivaci e caldi dinatura, come è quello degl’Italiani, diventano i più freddi e stato presente dei costumi degl'italiani seguito dai pensieri d'un italiano d'oggi, edita da Bollati Boringhieri con il commento di ...
Leggi Tutto
In principio fu uno schiavo greco. Era il 324 quando l’imperatore Eziana II impose il Cristianesimo quale religione diStato dell’Impero etiope, ben 56 anni prima dell’Editto di Tessalonica. Convertito [...] la posizione del Miafisismo, la quale contempla un’unica naturadi Cristo, data dall’unione inscindibile tra umanità e divinità. parole chiave: persuasione e conformazione. Il primo passo sarebbe stato persuadere la corte e il re ad aderire al ...
Leggi Tutto
Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] discontinua per essere affidabile.
Una proposta alternativa è stata presentata da David Hume (1711-1776) nel primo libro del Trattato sulla natura umana. Egli sostiene che non sia proprio parlare di identità personale e che tale nozione dipenda dalla ...
Leggi Tutto
«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] non potete pensare ad altro che al pericolo, allora ve ne state a giocare a carte o sedete in qualche salotto, dove non potete una lenta realizzazione della vera natura del sistema a cui segue la fuga (Montag); la scelta di opporsi pur conoscendo la ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
natura, stato di
Primo elemento del modello concettuale giusnaturalistico (➔ giusnaturalismo): è la condizione antecedente la fondazione delle grandi istituzioni giuridico-politiche e la codificazione di un sistema di leggi scritte e coattive;...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...