Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] et regem (prob. apr. 1501) e i ricordi De natura gallorum (elaborato fino al 1503). Nell'autunno del 1501 M. Infine, spiegato perché i signori d'Italia hanno perso i loro statidi fronte alle invasioni straniere (cap. XXIV) e riassunta la propria ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] dovuto essere destinata a una élite di raffinati, ma suo compito sarebbe stato piuttosto quello di "interessare" i lettori, facendosi e ogni astrattezza teorica che non rispettasse la natura molteplice e complessa del reale e della stessa ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] congetturale e artificioso era stato il tentativo delle Odi carducciane di riprodurre i metri classici nella versificazione italiana. La stessa scoperta sensuale della natura, che rappresenta la novità più caratteristica di Canto novo e accompagnerà ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] nessun modo traspaiano il valore conoscitivo e la natura problematica dell’operazione da loro condotta) e ormai Il centro d’irradiazione di quest’ultima ondata è infatti Roma e il capofila ne è stato M. Lodoli (da Diario di un millennio che fugge, ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] riemergere le cose, la natura, fino ai più umili animali e alle più piccole piante, come se fossero stati appena scoperti dall'occhio umano. La metrica, la musica stessa del verso appare più libera, piena di echi e di rinvii che si prolungano nell ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] , audacemente impegnata per piegare le resistenze della natura e della fortuna. Su una base siffatta di concrete corrispondenze poteva essere accolto e riproposto dal B. quanto di più originale era stato prodotto dalla cultura borghese (non soltanto ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] tradizione classica, anzi essa era la vera poesia dinatura e di sentimento, cioè istintiva, primitiva. Inoltre il C. sue teorie sull'origine del linguaggio, a quanto era stato affermato dai filosofi sensisti francesi Condillac e De Brosses, che ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] abbiano avuto particolare occasione di conoscersi e di rispondere alla questione sulla naturadi amore posta dal falconiere imperiale di "madonna". G. non la supplica di accondiscendere ai suoi desideri, ma si limita a notificarle il proprio statodi ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] strada del ritorno da Roma, probabilmente a Siena, Dante apprese di essere stato condannato il 27 gennaio del 1302 all'esilio per due del male: incontrerà le anime dei peccatori e conoscerà la natura dei diversi peccati, dai meno gravi ai più gravi, ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] sé, mentre all'uomo ha dato la possibilità di trovare con la ragione ciò che gli altri hanno per natura; così è stata ottenuta l'infinita varietà di invenzioni che suscitano ammirazione non soltanto per la Natura, ma anche per l'artefice (I, 9). La ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...