Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] che potrebbe comportare una rimozione dell’embargo contro C., e dal 20 dello stesso mese sono state riaperte le ambasciate statunitense e cubana dell'Avana e Washington; nel marzo 2016, nel quadro del processo di normalizzazione delle relazioni tra i ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] tedesca. Ma già prima lo scrittore aveva ottenuto quella cecoslovacca, che mantenne fino al 1944, quando divenne cittadino statunitense. Lasciati gli Stati Uniti nell'estate del 1952, tornò a risiedere in Svizzera, da ultimo a Kilchberg presso ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] esistenza alle relazioni logiche, ai significati e ai numeri.
Nel 20° sec. è stato in particolare il pensiero statunitense a riprendere la problematica del r., ricollegandosi alla confutazione dell’idealismo di Moore. Nel 1910 comparve un vero e ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] pragmatici che pretendono soltanto una validità strumentale e contingente. In tale prospettiva si situano le riflessioni dello statunitense R. Rorty, che, in una conciliazione di temi della filosofia analitica e del pragmatismo, ha sottolineato il ...
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Scrittrice canadese di lingua inglese, nata a Ottawa il 18 novembre 1939. È una delle personalità più influenti della scena letteraria e culturale canadese, impegnata nei movimenti femministi e pacifisti [...] natura e civiltà, la preoccupazione per la 'invasione' che la cultura canadese subisce da parte di quella statunitense, il tentativo di rivendicare un'autonoma creatività femminile, e il ricorso a modelli archetipici d'interpretazione della realtà ...
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Marías, Javier
Ines Ravasini
Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 20 settembre 1951, figlio del filosofo Julián Marías. Durante l'infanzia ha trascorso lunghi periodi negli Stati Uniti, dove il padre [...] del discorso narrativo, avventure che rinviano al poliziesco, al melodramma, al racconto storico, al noir e al cinema statunitense degli anni Trenta, sono tutti elementi che emergono in questi primi romanzi e che si impongono in quelli successivi ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] e l’economia riuscì non solo a recuperare, ma in meno di vent’anni a divenire la seconda del mondo dopo quella statunitense (o la terza, essendo stata, all’inizio del nuovo millennio, superata da quella cinese se si calcola il prodotto interno lordo ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] Cinzia Scarpino in US Waste. Rifiuti e sprechi d’America (2011), si tratta di un motivo fondamentale nella cultura statunitense almeno dagli anni Novanta, quando uscì Underworld (1997) il capolavoro di Don DeLillo. Meno dibattuto, ultimamente, è un ...
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Cappuccetto rosso
Francesca Borruso
La fiaba dell'ingenuità e dell'innocenza
Cappuccetto rosso è una fiaba presente nel mondo occidentale in due versioni fra loro leggermente differenti: la versione [...] simbolo dell'innocenza e dell'ingenuità, che prima o poi può diventare vittima della malvagità e dell'astuzia.
Lo storico statunitense Robert Darnton, che ha esaminato le versioni nelle quali la fiaba era diffusa nelle campagne francesi nel 18° e 19 ...
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Cecchi, Alberto
Arnaldo Colasanti
Scrittore, commediografo e critico teatrale e cinematografico, nato a Roma l'11 ottobre 1895 e morto ivi il 18 novembre 1933. Fu una delle figure più rilevanti del [...] arco di gusto: se individuava in The crowd (1928; La folla) di King Vidor uno dei più alti esempi di cinema statunitense, percepiva ugualmente un modello di radicale esperienza umana (e già di sottintesa religiosità) in film come White shadows in the ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...