BALLOCO, Giuseppe Luigi (Balochi, Balocchi, Ballocco)
Silvana Simonetti
Nacque a Vercelli da Agostino nel 1766 e studiò a Pisa al collegio Dal Pozzo, laureandosi nel 1786 in giurisprudenza. Abbandonò [...] per il primo lavoro scritto dal Rossini per il Teatro Italiano, commessogli dal visconte S. de La Rochefoucauld in occasione dell'incoronazione di Carlo X, Le siège de Corinthe (Théâtre del'Opéra, 9 ott. 1826), libretto trasformato e ampliato dal B ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] è stata definita anche l’opera degli esponenti della Scuola di Amsterdam (M. de Klerk, M. van der von Le Fort.
Teatro
Nell’ambito dell’e. il teatro ebbe un ruolo considerevole sia per l’oggettiva importanza delle opere prodotte da autori ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] eseguita a Versailles, nell'ambito dei festeggiamenti "Les plaisirs del'île enchantée", affidati a M. e alla sua la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] ? (trad. it. 1966); Saint Genet, comédien et martyr (1952; trad. it. 1972), volume introduttivo alle opere di J. Genet; L'idiot de la famille: Gustave Flaubert de 1821 à 1857 (3 voll., 1971-72; trad. it. 1977); ecc. Postumi sono apparsi, tra ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] l'opera più alta e significativa di R., fu assai contrastata: c'è chi scorge in essa gli inizî di una crisi nell'animo del poeta, il quale in quell'anno (1677) abbandonò il teatro di prosa storiografica è l'Abrégé del'Histoire de Port-Royal (prima ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la togata, ebbe cultori in Afranio, Titinio e Atta. Il teatro comico trapassò poi nelle forme, più corrive, della farsa osca ( del De doctrina christiana.
Con l’opera di Boezio e Cassiodoro tramonta, con quella pagana, la letteratura l. cristiana ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] .
Quando l'A. scrisse al doge di Venezia d'avere "cum longe vigilie et fatiche, per spasso et recreazione di signori et persone di anime gentili et madonne composta una opera in la quale si tratta di cose piacevoli et delectabili de arme et de amori ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] ° sec. la rinascita si riflette anche nel teatro e nella prosa.
Nel Novecento la letteratura gallega opere di poeti come C.E. Ferreiro e Á. Cunqueiro, accanto a quelle di nuovi autori come L. Pozo Garza (da O paxaro na boca, 1952, a Prometeo a flor de ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] unità pseudo-aristoteliche; sia nel teatro, sia nel romanzo, una visione L'âne (1880); Religions et religion (1880); Les quatre vents del'esprit (1881); infine una serie di scritti politici, Actes et paroles (4 voll., 1875-85). Fra le numerose opere ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] de la Barca nell'auto El divino Orfeo (1663). Nel sec. 20° il mito di Orfeo è stato più volte rielaborato da J. Cocteau, nel teatro Haydn; il poema sinfonico Orpheus (1854) di F. Liszt; l'opera comica Orphée aux Enfers (1858) di J. Offenbach; il ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...