Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] un onorevole arretramento. Infine, vi sono state celebrità del teatro sacrificate nei film: tra gli italiani Ruggero Ruggeri, Claudio Mario Monicelli. In queste opere l'apporto dei c. è determinante nel perseguimento dell'esito artistico, realizza un ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] strumento tecnico ma dipende da altre forme ‒ il teatro, le arti figurative e soprattutto la letteratura ‒ di nell'ambito del cinema, come direttore della fotografia Boris A. Kaufman, e come operatore Michail, che avrebbe attivamente collaborato con ...
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Huston, John (propr. John Marcellus)
Renato Venturelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Nevada (Missouri) il 5 agosto 1906 e morto a Middletown (Rhode Island) il 28 [...] dell'azione, della caccia e dell'avventura, che lo fece più volte accostare idealmente a E. Hemingway. Il tema conduttore della sua opera Trenta, sulla scia della lost generation. Dopo un breve periodo in cui si dedicò al teatro e al giornalismo, ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] queste ambiziose opere convinse Gaumont a incrementare la produzione di film, che tese a diventare la principale attività dell'azienda, relegando in secondo piano la fabbricazione di apparecchi. Nel 1905 fu così inaugurato il primo grande teatro di ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Di nazionalità italo-francese, nel [...] a Luciano Lucignani e che debuttò al teatrodelle Arti a Roma con la compagnia degli Spettatori in Filmlexicon degli autori e delleopere, Roma 1962, pp. 241-243; Il regista P. pienamente scagionato per il suicidio della madre, in Stampa sera, ...
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Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] e nel 1940 si trasferì a Parigi, spinto da un'altra delle sue passioni, il teatro, per seguire i corsi di recitazione di René Simon. Ben Smoking e No smoking (entrambi del 1993) la sua opera più ambiziosa e perfetta, composta da due film interconnessi ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] fiume carsico dalla colossale rimozione che la buona società dello spettacolo italiano opera retroattivamente dopo averne subito per quasi un trentennio la soggezione.
Tutto il teatro (e l'opera lirica) è scritto sull'acqua, i suoi testimoni muoiono ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] Sempre nel 1954 trionfò nuovamente in teatro con Ondine di J. Giraudoux 'omonimo romanzo di L.N. Tolstoj. Divenuta una delle dive più famose del mondo, danzò con Fred Astaire divenire una raffinata signora per opera del professor Higgins (Rex Harrison ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] a tre (autore-opera-spettatore).
Sulla base di un'interpretazione radicale della teoria della politique des auteurs che sul confronto dell'attore con la drammaturgia del testo (come soprattutto in quella riflessione sul rapporto teatro-cinema che è ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] la letteratura, la pittura, il teatro o il cinema vengono quindi studiate in funzione dell'apporto che l'arte può dare I due testi si costituiscono come altrettante parti di un'opera generale, in cui D., attraverso continui riferimenti a celebri ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...