Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] alla sua arte. Compendio della tematica di tutto il suo teatro, The tempest si offre a un'infinita varietàdi interpretazioni. Un ritorno al mondo classico rivisitato in chiave di romanzo cavalleresco è la storia di Palamone e Arcite, tratta dal ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] al gruppo precedente; 8°) ionico-attico. Queste otto varietà potrebbero nella classificazione ridursi a quattro: ionico, eolico, 18°-19° sec.) A. Màtesis (autore di una delle più belle commedie del teatro greco, Il basilico) e I. Tipàldos (traduttore ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] e lo stile degli edifici è di tipo classico con teatro, ippodromo, bagni pubblici, arco di trionfo, ginnasio e templi dedicati di arte contemporanea fondato nel 1946, con Ḥamīd Nada e ‛Abd al-Hādī al-Ǧazzār. In una varietàdi stili, in un intreccio di ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] di Fishta, Çajupi, Zef M. Harapi, e soprattutto con i poemi drammatici di Andrea Zadêj, che aprono al teatro la via di A. Sala, E. Hila) che conducono a una varietàdi espressioni, combinando riferimenti autobiografici e culturali, ironia, violenza e ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] e ne creò di nuovi: il romanzo, la novella, la chanson de geste, il poema cavalleresco, un nuovo teatro, sacro e profano punto doppio ecc. Il concetto di g. è stato esteso, in vari sensi, alle superfici e alle varietà algebriche, o topologiche.
In un ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato al Mar Baltico e al Golfo di Finlandia. Confina a E con la Russia, a S con la Lettonia, mentre dagli altri lati è bagnata dal mare. Appartengono all’Estonia [...] varietà: quella settentrionale, o di Tallinn, che sta a base della lingua letteraria, e quella meridionale, o di ispirati dall’attività di architetti dalla Germania settentrionale e dal Baltico. Ai primi del 20° sec. fu eretto il teatro con la sala ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] 1910; era la narrazione realistica delle esperienze di un giovane della buona borghesia innamorato del teatro. Nel 1794 G. ne riprese il al poeta-pensatore capace di grandi e profetiche intuizioni. Nonostante la varietà e disparità d'opinione dei ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] le c. greche; il tipo della togata, di cui una varietà è la trabeata, trattava invece argomenti romani.
la c. dell’arte, recitata da attori professionisti, nasce il teatro moderno come organizzazione tecnica e fenomeno sociale. Fu detta anche ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] il suo predecessore Nevio, abbia tratto questa varietà dal teatro musicale comico etrusco, già diffuso nel mondo il problema dell'originalità rispetto ai modelli greci. Da questo punto di vista, P. è uno degli scrittori antichi più studiati; la ...
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Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] 'effusione, fu l'ultimo mezzo di presa del teatro latino sull'animo della folla.
Vita
Nipote di Ennio, venne con lo zio .); sembra che scrivesse anche satire, nello stile di Ennio. Pur abilissimo nella varietà dei metri, P. ebbe uno stile piuttosto ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...