TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] lingua inglese nel 1535. Pubblicò centinaia di opere di teologia, classici latini e greci e libri di storia naturale. XV al sec. XVIII) e quelli di cristiani che stamparono in ebraico (in numero di 232), fra questi Daniele Bomberg di Anversa a ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] lingua poetica; e, in una posizione a sé, tra poesia, filosofia e teologia, E. Jabès (n. 1912), la cui meditazione interrogativa sulla condizione ebraica, intorno alla nozione inesauribile di ''deserto'', prosegue nel Livre des ressemblances (1976 ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] ammettendo la derivazione della filosofia greca dall'antica sapienza ebraica, seppure Dio stesso non degnò P. di una speciale da Plotino, dallo gnosticismo e dagli scritti ermetici. La Teologia d'Aristotele è un estratto delle Enneadi IV-VI di ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] la diceria che L. a Roma si mettesse ad apprendere l'ebraico e rivolgesse al papa una petizione di essere esentato dai voti di fatto che i maestri di Erfurt, lo Staupitz e tutti i teologi che L. può aver conosciuto in Germania, erano più o meno ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] assetti politico-religiosi - come il sacerdozio e la monarchia ebraica, l'Atene di Socrate, il califfato - in cui VI vide ancora fiorire al suo inizio, ma in terra di Burgundî, il teologo e poeta Alcimo Avito, e se pur vide fiorire alla fine, tra gli ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] qualità di curatore finanziario degli interessi della comunità ebraica parigina, si prodigò per alleviare l'esilio P. Corsi, Storia della scienza, storia della filosofia e storia della teologia, in P. Corsi e P.J. Weindling, Storia della scienza e ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] questa triplice divisione si rispecchia il graduale formarsi del canone ebraico. Nei primi secoli dopo il ritorno dall'esilio babilonese trascendente ed eterno, fu poi ribadito dalla teologia musulmana. Mentre ancora viveva Maometto si cominciarono a ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] il giudeo Filone, tentò la sintesi dei dati della rivelazione ebraica e cristiana con le speculazioni dei filosofi, in specie di Platone e dei suoi più recenti interpreti. La sua teologia destò grande ammirazione e fu considerata come l'unica e vera ...
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HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] venir condotte alla riunificazione. Epoca fondamentale della storia ebraica e umana è il diluvio; per lo innanzi la delle essenze pure, lo spirito in sé; e può venire teologicamente rappresentata come il pensiero divino che non si è ancora incarnato ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] doppione evidente di Ese.
Nella prima dinastia dobbiamo porre una teologia della città di Menfi, la residenza regia fondata dal faraone secoli delle concezioni cosmogoniche. Per la concezione ebraica (cosmogonia mosaica) v. creazione; genesi.
Durante ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...