L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] variabili verso la distribuzione normale persisteva sotto condizioni molto generali e questo fatto costituisce l'essenza delteoremadellimitecentrale, la cui formulazione più semplice è data appunto dalla [4].
Bayes
Thomas Bayes (1701-1761) era ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] una determinata persona".
La legge dei grandi numeri di Poisson e le sue precisazioni attraverso le varie forme delteoremadellimitecentrale, per cui per esempio all'aumentare delle prove la frequenza relativa di un evento tende a stabilizzarsi, o ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Gli archimedei e i problemi infinitesimali
Roshdi Rashed
Gli archimedei e i problemi infinitesimali
La storia della geometria infinitesimale, [...] elegante. L'idea centraledel suo scritto, che è maggiore di quella di P2. Stabilisce quindi il teorema: tra tutte le figure piane, poligoni regolari convessi stabilire (b), considerando il cerchio come limite di una successione di poligoni regolari. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] nel passato hanno preteso di vedere un'anticipazione delteorema fondamentale del calcolo integrale.
Infine, è da registrare un non coglie un punto centrale, rilevante soprattutto per comprendere la ragione profonda dei limiti dei vari metodi delle ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] re, Luigi Filippo d'Orléans e, con una decisione al limitedel ridicolo, in settembre Cauchy seguì volontariamente Carlo X in esilio. passo in avanti fu il teorema di Noether (1873), un elemento centraledel lavoro da lui svolto con Brill ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] , si incontrano in mn punti. Delteorema di Bézout furono date molte dimostrazioni curvatura gaussiana in un punto P come il limite
dove S è una piccola regione intorno al un'ampia diffusione. L'idea centraledel Programma è che esistano diverse ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] theorema aureum]. Essa è divenuta il teoremacentrale della nuova teoria dei numeri per le ) a (x/logx) tende a un limite, questo limite non può che essere 1, deducendo da queste stime una dimostrazione del postulato di Bertrand: per ogni n> ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] del corso di analisi non menzionava neppure la teoria lagrangiana delle funzioni derivate, ma richiedeva invece che la nozione di differenziale si fondasse sulla teoria dei limiti. Questa stessa teoria occupa un posto centrale ipotesi delteorema, ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] del XIX sec. i differenziali erano un argomento centrale della teoria delteorema fondamentale del calcolo. Ancora una volta l'uso principale di questo teorema all'interno del corso del rispetto a x ha come limiti di integrazione 0 e infinito, ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia vegetali (contrapp. spesso, in modo esplicito...