Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di fare in fare una torta (dove è predicativo pp. 1-88 (trad. it. Il caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] sintattico: secondo alcune teorie in queste frasi il latte, tu!
Tuttavia in questi casi ha un valore diverso, di ➔ vocativo, evidenziato anche intonativamente dalla ed io li metto a libro (Lettera del 1417 di Giuliano da Firenze a Lorenzo Acciaiuoli ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] ’è il bisso, ecc.
Il versante esortativo del discorso era invece ottenuto inserendo nella predica un né tecniche né teorie specifiche della comunicazione dalla cultura dominante, laica e pragmatica; il valore di certe parole è sempre più diverso da ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] come esponente di una intera classe, attribuendogli quindi valore generico e non referenziale:
(13) la tigre in Sintassi e morfologia della lingua d’uso. Teorie e applicazioni descrittive. Atti del XVII congresso internazionale di studi della SLI, a ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] a carattere locale (il valore di F0 è inversamente proporzionale al valore della prima formante acustica della solo un accento, in Analisi prosodica. Teorie, modelli e sistemi di annotazione. Atti del II convegno nazionale dell’Associazione Italiana ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] il Comparetti ne riconobbe ben presto il valore e gli propose di recensire il saggio del noto studioso tedesco E. Böhmer, Ueber con grande perizia e competenza sul terreno delle teorie che in materia di glottologia aveva formulato uno studioso ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] 11).
Va notato che molti verbi sintagmatici hanno secondo i casi valore locativo-direzionale, metaforico o idiomatico (come in 22 a.-c della lingua italiana d’uso. Teorie e applicazioni descrittive. Atti del XVII congresso internazionale della Società ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] , di derivazione dal latino trans-, che dà alle formazioni in questione il valore di «al di là, oltre, da un luogo a un altro» in Lessico e grammatica. Teorie linguistiche e applicazioni lessicografiche. Atti del Convegno interannuale della Società ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] gran parte delle teorie linguistiche (cfr. Formigari 1987) e molte delle premesse concettuali del capolavoro di Vico, pace», calco di domi nella locuzione domi bellique; relative con valore finale; finali con il dimostrativo prolettico «per ciò va ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] suol dire) aulico, rischierebbe d’assumere un valore artistico proprio, a tutto scapito della visione vol. 5° (Teorie, strumenti, memorie), pp. 855-907.
Raffaelli, Sergio (2003), Lessico cinematografico, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...