Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ‹ch/gh› + ‹a›, ‹o›; l’uso dei digrammi grecizzanti ‹ch›, ‹th›, ‹ph› e del nesso latino ‹ti› + vocale.
Per quanto riguarda gli accenti cui è compromesso il valore morfologico delle parole (ce per c’è, lo per l’ho), seguiti dalle mancate corrispondenze ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] :s iusqu'en 1648, Helsinki 1910, pp. 96 e 100; G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, pp. 25 e 142; L. V und Altertumskunde, XXIII (1902), pp. 320-330; Th. Schoell, Aléandre et Luther d'après Paquier, in Bulletin ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] teoria) in francese, inglese e tedesco hanno conservato ‹ph› e ‹th› (fr. philosophie, théorie). Lo stesso vale per le desinenze, segg.):
it. portare il cuore in bocca
fr. avoir le cœur sur les lèvres
ingl. to wear one’s heart on ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] 871, quindi al "D'Oria e al "Colombo" di Genova (1887-92), il C. torna in questo periodo agli studi. A Milano si lega all'editore Pirola, presso che sulla sua attività". A nulla valse che Th. Mommsen, poco anzi la morte, ripensasse criticamente ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] (Coluccia 1975: 124) e l’adozione di ‹th› col medesimo valore di contro a ‹z› per con ‹e› o ‹ae› (➔ metafonia), a fronte di tosc. ‹a› (per es., antiem «anziani»);
(c) -àtu / -àtae / -àtis lat. resi con ‹é›, ‹eda›, ‹ete›, a fronte di tosc. ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] Francia (ouvrir) e in Italia (aprire), mentre solo in Romania c’è deschide, dal lat. discludere, forma innovativa; ecc. (Bartoli 1945 teorico attento alla pluridimensionalità è quello concepito da Th. Krefeld allo scopo di rappresentare la natura ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] , ma anche burki «barche da carico»), lj (volja) e, se pure con oscillazioni, ʃc (laʃcia). Trissino non rinunciò peraltro a lettere da lui definite «oziose», come x, y, th, ph, h etimologica o pseudoetimologica, del resto ben diffuse nel Rinascimento ...
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Il termine aspirazione indica una particolare produzione fonetica di un suono occlusivo. Durante l’articolazione di un’occlusiva aspirata, più precisamente al momento del suo rilascio, si ha il passaggio [...] compreso tra 30 e 60 ms, come ad es. l’inglese o il tedesco;
(c) occlusive aspirate: VOT compreso tra 60 e 90 ms, ad es. Apache (Arizona, ad es., quando l’opposizione tra /p t k/ e [ph th kh] è distintiva come nel coreano, nel cantonese, nel cinese o ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X alcune consonanti (uso incontrollato dell’h, alternanza tra t e th, f e ph, g e j ecc.), la confusione tra ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] individuali di ‘s blesa’, cioè interdentale (‹th, dh›), e le frequenti pronunce settentrionali, specialmente di parola davanti a vocale (per es., seta); l’s seguita da consonante sorda (c, f, p, q, t) (per es., scannare); l’s preceduta da una ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...