Critico letterario romeno (Dârlos, Târnava, 1872 - Bucarest 1913). Originario della Transilvania, si rifugiò nel 1898 a Bucarest. Critico militante, pubblicò una serie di Foiletoane ("Articoli", 1904), [...] Fragmente ("Frammenti", 1905), Impresii ("Impressioni", 1908). Quest'ultimo titolo definisce meglio la sua critica impressionistica, intuitiva, che non ubbidisce ad alcun sistema filosofico o estetico, ...
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Umanista, diplomatico e storico dalmata (Sebenico 1504 - Esztergom 1573). Educato in Transilvania presso lo zio, il vescovo Giovanni Statileo, studiò a Padova e divenne segretario del re d'Ungheria Giovanni [...] Szapolyai, poi (dal 1549) di Ferdinando d'Asburgo: compì missioni diplomatiche fra le quali quella per la pace di Adrianopoli con i Turchi (1568). Vescovo di Esztergom, fu autore di saggi storici, resoconti ...
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Poeta e filosoio romeno, nato a Lancrăm (Sibiu) in Transilvania nel 1895. La sua poesia (Poemele luminii, Sibiu 1919; In marea trecere, Cluj 1924), ispirata in parte a quella espressionista tedesca, consiste [...] soprattutto in contemplazioni astratte senza ritmo né rima, ricche però di immagini nuove e ardite che suggeriscono stati d'animo estremamente raffinati, ma non sempre espressi in modo da poter esser comunicati ...
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TAMÁSI, Áron
Enrico Várady
Narratore ungherese, nato il 20 settembre 1897 a Farkasfalva (Transilvania). Prima di dedicarsi alla letteratura, fece l'impiegato di banca e come tale trascorse qualche tempo [...] Girolamo il raggiante, 1936; Vitézi lélek, Animo eroico, 1941. Trad. ital. di novelle in D. Lupi, Antologia di narratori transilvani, Milano 1933, in Cinque moderni magiari, Milano 1942 e nelle riviste Termini, VI, 1942, La caravella, 1947; in Abele ...
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Scrittore e drammaturgo romeno (Cămăraşu, Cluj, 1927 - Budapest 2006), di lingua ungherese. Lavorò al giornale ungherese Új Élet ("Nuova vita") e dal 1971 si trasferì in Transilvania, dove prese parte [...] álmot igér "Mia madre mi ha promesso dei sogni leggeri", 1970) emerge la vita quotidiana della comunità ungherese della Transilvania, mentre nella sua produzione teatrale (Suzai mennyegző "Le nozze di Suza", 1981) traspare la lotta dei deboli contro ...
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Poeta ungherese (Kolozsvár 1890 - ivi 1941); fondò (1921) la rivista letteraria Pásztortűz ("Fuoco di bivacco"), che raccolse attorno a sé gli scrittori ungheresi di Transilvania. Autore di poesie nazionalistiche [...] e irredentistiche (Segítsetek "Aiutateci", 1919; Mindhalálig "Fino alla morte", 1921), scrisse anche liriche di carattere idealistico (R. S. összes versei "Tutte le poesie di S. R.", 1941) e il volume ...
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Letterato (sec. 16º), di nobile famiglia, forse nato a Roma ma vissuto a lungo a Milano. Oltre ad Amorose rime (1553 e 1559), ai Commentarii della guerra di Transilvania (1555), ai Discorsi di guerra (1566), [...] scrisse un romanzo pastorale, L'aura soave (1556) ...
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Poeta e drammaturgo romeno (n. Sàmpetru-Braşov 1878 - m. 1948). Nei primi decennî del secolo girò con una sua compagnia, svolgendo anche opera d'irredentismo, per le città della Transilvania; fu egli stesso [...] successo arrise all'atto unico Se face ziuă ("Si fa giorno", 1914), ispirato alle lotte per la libertà dei Romeni transilvani, ma soprattutto al "poema" in tre atti Trandafirii roşii ("Le rose rosse", 1915), che riprende in versi sonanti un tema ...
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Scrittore romeno (Şiria, Arad, 1848 - Bucarest 1925). Studiò a Budapest e a Vienna, dove conobbe M. Eminescu e insieme fondarono la società România Jună. Segretario del partito nazionale della Transilvania, [...] ne fa un classico, rimane la prosa d'arte: analisi accurata sul piano sociale e psicologico della vita contadina transilvana con impliciti intenti moralizzatori, ma senza lusinghe stilistiche, che non si converrebbero al suo vigoroso realismo rurale. ...
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Scrittore ungherese (Válaszút 1908 - Astor, Florida, 1998). Lasciata l'Ungheria si stabilì negli USA (1952), dove insegnò presso l'univ. della Florida. Il suo profondo attaccamento alla terra d'origine, [...] la Transilvania, fece da sfondo a tutti i suoi romanzi, in cui descrisse l'ambiente aristocratico transilvano (Jönnek "Vengono", 1940; Mire a fák megnőnek "Quando gli alberi saranno cresciuti", 1942), e la drammatica condizione dei rifiugiati ( ...
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transilvanico
transilvànico (o transilvano) agg. (pl. m. -ci). – Della Transilvania, regione geografica e storica della Romanìa settentr.: Alpi Transilvaniche o Transilvane, i Carpazî meridionali; il bacino transilvanico; la questione transilvana,...
uniate
agg. e s. m. e f. [dal russo uniat (sost.), der. di unija «unione», che a sua volta è der. del lat. unus «uno»]. – Nome dato ai Cristiani d’Oriente che sono in comunione con la Chiesa cattolica di Roma, pur conservando il proprio rituale...