Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] materia a innumerevoli studi di carattere generale e a numerosi lavori di tipo monografico. E qui suo popolo in intima unione con la gerarchia della Chiesa - è lasciata arbitra di creare le nuove forme che l'espressione del culto oggi esige. ...
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Forma pubblica e collettiva del culto di una religione, e l’ordinamento che la regola. A differenza della religiosità individuale, quella collettiva ha bisogno di forme fisse di espressione; la l., che fornisce tali forme, ha una funzione sociale, in quanto unifica la comunità nella pratica religiosa. ... ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per poter essere tramandate; e il desiderio di rappresentare il ... ...
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J. Baschet
La l. giocò un ruolo di grande rilievo nella realtà medievale: essa fu al tempo stesso il modo privilegiato di incontro con il divino e uno dei fondamenti della vita e dell'organizzazione sociale (Gy, 1990). Per la maggior parte le immagini medievali decorano i luoghi della celebrazione ... ...
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(XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215; III, 1, p. 997)
Ferdinando Dell'Oro
Nel solco del movimento liturgico s'inserisce la riforma liturgica che Pio XII aveva avviato con la creazione di una commissione speciale per la revisione dei libri liturgici (1947). Di quest'opera di restaurazione gli ultimi documenti ... ...
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(XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215)
Annibale BUGNINI
Il movimento liturgico, dal 1945 in poi, è caratterizzato da una triplice tendenza: ritorno alle fonti, riportando la liturgia sul piano teologico (scuola di Maria Laach), e mettendone criticamente in luce i primi documenti e libri liturgici; ritorno ... ...
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(XXI, p. 305)
Mario BENDISCIOLI
La liturgia cristiana. - Il movimento liturgico (p. 311). - Esso è divenuto una vasta corrente tendente a rendere il culto più decoroso, più capito e vissuto dai fedeli, a riportare riti, gesti, vesti alla forma originaria particolarmente espressiva e suggestiva (Belgi, ... ...
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(λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del popolo (λεώς = λαός), generalmente molto dispendioso, che i cittadini più ricchi prendevano a loro carico. ... ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] dell’Italia. La strategia della ‘nuova evangelizzazione’ significava la fine della stagione montiniana del cattolicesimo italiano.
Note
1 Per una bibliografia generale sull’argomento, si vedano A. Acerbi, La Chiesa nel tempo. Sguardi su progetti ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] che repugni a significare la loro unione; poiché si dirà bene le diverse due primi l’autorità del sacerdozio, e a tutti il modo generale di trattare la morale li teneva – ricordo – sul tavolo di lavoro, nella sua biblioteca, accanto a opere venerande ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] lontano ai problemi generalidel mondo moderno e della Chiesa. Valga come esempio la lettera del vescovo di Trieste di lavoro che in gran parte ricadeva su chi stava a Roma o in Italia. Solo nell’elaborazione dei testi del Segretariato per l’unione ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] , e dove si tenne la solenne proclamazione di unione con la Chiesa greca (5 luglio 1439); verso Alberto a vicario generale, oltre alla missione di assicurarsi della fedeltà del duca di Borgogna, di Giovanni. Solo un lavoro che tenga presente la " ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] cercare una qualche occasione di lavoro. È da sottolineare il fatto III, I vescovi della Unione delle diocesi alla fine del Concilio di Trento (1437-1564 D. Gionta, Romae 1994. Per gli aspetti generali della biografia: D. Giorgi, Vita Nicolai Quinti ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] alcune regioni di rito latino. Questo lavoro si propone, dopo aver esaminato le ragioni il Grande non fu inserito nel calendario generale della Chiesa romana. In primo luogo decretasse l’unionedel culto dei due santi.
Del culto costantiniano oggi ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] generale, massimo organo dell’episcopato. A questa Cei tocca il compito quotidiano e complesso di lavorare per la recezione del come segretario generale e poi come presidente. Traccia quasi un bilancio di quello che ritiene il filo di unione della sua ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] Si tratta dunque di un lavoro sulle masse, mentre Ronca opera la figura del prelato, nominandolo nel 1962 ispettore generale dei cappellani Roccucci, Santa Sede, Chiesa italiana e Unione Sovietica negli ultimi anni del pontificato di Pio XII, in La ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] livello locale norme più generali. La partecipazione al Sollecitato da un questionario, i lavoridel sinodo, che hanno avuto come dalle diverse regioni del mondo, si radunano in momenti fissati per favorire la loro stretta unione tra il Pontefice ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...